Cronache

Lo sport spiegato dai campioni

C’è il calcio, ma non solo, nella mente e nel cuore dei giovanissimi che amano lo sport e aspirano a seguire le tracce dei campioni. Tracce di vita, non solo di agonismo, spettacolo, popolarità e guadagni. Ma è il caso di insistere, per la promozione dei valori «veri» dello sport, visto quello che succede sugli spalti e fuori dei campi di gara. Per questo, si sono mobilitati trenta prestigiosi testimonial - tra cui Bruno Arcari, Marco Bollesan, Fiona May, Sumbu Kalambay -, la scuola, Genoa, Sampdoria e un imponente apparato organizzativo coordinato da Centro di educazione permanente e Aics ligure. Obiettivo primario: parlare di sport e diffonderlo come finestra sul mondo, visto, immaginato e raccontato agli studenti da campioni, giornalisti, narratori, favorendo il processo di integrazione sociale delle «seconde generazioni» di stranieri residenti sul territorio italiano.
Come hanno spiegato in dettaglio Gino Dellacasa (Aics Liguria) e l’assessore comunale Andrea Sassano, nel presentare il progetto - «Il pallone non è solo rotondo» - che è ai nastri di partenza, le iniziative in programma prevedono che «ogni appuntamento diventi un nuovo modo di intendere e spiegare le varie discipline sportive, ciascuna fondata su una rigorosa alleanza fra le regole, gli aspetti tecnici e le qualità fisiche e culturali dei competitori». Performance, professionismo, spirito di competizione, rischio - insiste Dellacasa - non verranno analizzati con la scala del merito e del rendimento, ma con quella dei valori intellettuali e ideali. Prove di questo passaggio si possono interpretare nel mosaico composto dalle storie che alcuni «grandi» dello sport offriranno agli studenti di una trentina di istituti di primo e secondo grado della provincia di Genova, soprattutto in quelle classi dove risulta in percentuale più rilevante la presenza di alunni stranieri della cosiddetta seconda generazione. «Lo sport - aggiunge Dellacasa, già assessore alle Istituzioni scolastiche - è in grado di trasformare le abitudini popolari, ed è uno dei principali strumenti di aggregazione». Primo appuntamento dell’iniziativa - patrocinata da ministero della Solidarietà sociale, Comune, Provincia di Genova, Coni, Università, PanAfrica, federazioni sportive, Porto Antico - domani alle 9 e 30, al Teatro della Gioventù per il convegno nazionale «Per la legge stranieri, ma di fatto italiani», e un meeting pomeridiano a Villa Gentile. Seguiranno una serie di incontri con le scuole, la Festa dello sport (26 e 27 maggio al Porto antico), la Festa della scuola (31 maggio-2 giugno al Palasport).

Conclusione in autunno, con un dibattito pubblico e la presentazione di volume e video su sport e integrazione sociale.

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