L'emozionante monologo di Marc Marquez. Due gare e la MotoGp ha già il suo padrone indiscusso a suon di record: pole, giro veloce e successo in gara nel Gp delle Americhe. Neanche il suo compagno di box, Dani Pedrosa, tiene il passo all'extraterrestre che proprio un anno fa vinceva ad Austin la sua prima gara nella classe regina. Quella di Marquez è stata una corsa solitaria per manifesta superiorità e per mancanza di avversari, factory o open che siano. Il presunto show del Qatar è già stato smascherato.
Infatti alla cavalcata Honda fa da contraltare la debacle Yamaha in un pomeriggio texano da incubo. Ci ha messo del suo Jorge Lorenzo scattando in clamoroso anticipo sul semaforo verde. Una falsa partenza incredibile, un errore da principiante sintomatico del nervosismo che ha accompagnato il maiorchino per tutto il weekend. Lo svarione di Lorenzo, pagato con un passaggio obbligato al box che lo ha retrocesso all'ultimo posto (alla fine decimo), ha mandato in tilt Valentino Rossi che ha pattinato al via scivolando in nona posizione. Poi in tre giri il dottore con cinque sorpassi è risalito fino ai piedi del podio, ma una volta fallito il primo attacco a Iannone è stato tradito dalla sua Yamaha. Evidenti problemi all'anteriore lo hanno riportato nelle retrovie, alla fine ottavo, lasciando la lotta per il podio allo stesso Iannone, a Dovizioso e a Bradl.
Il ducatista del team Pramac è stato protagonista di una gara fantastica sempre terzo fino a sei giri dalla fine quando ha dovuto lasciare via libera a Bradl e a Dovizioso, che ha subito saltato il tedesco rimettendo la casa di Borgo Panigale sul podio, stavolta con il team ufficiale. Il Dovi, come sbloccato dal sorpasso su Rossi di qualche giro prima, si è aggrappato alla sua Ducati e ha difeso con tutte le forze quello che è un incredibile podio, mancava da 23 gare. Una rossa più bella in gara che in prova, la cura Gigi Dall'Igna ha ribaltato la moto. Dovizioso stremato e felice sul podio: Come si sta bene qui, mi ero dimenticato Che fatica, ma così è ancora più bello. Ce l'abbiamo fatta.
Festa Ducati macchiata dalla brutta caduta di Crutchlow, trionfo Honda con un uomo solo al comando : «È stata la mia prima bella partenza in MotoGp, mi sono divertito». Che nessuno lo dica a Lorenzo perché in Yamaha è già tempo di processi.
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