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5 maggio 2002-5 maggio 2022: l'amaro ventennale dell'Inter

Il 5 maggio 2002 l'Inter di Hector Cuper perse clamorosamente per 4-2 in casa della Lazio regalando lo scudetto ai rivali storici della Juventus

5 maggio 2002-5 maggio 2022: l'amaro ventennale dell'Inter

Oggi ricorre un ventennale importante per la storia del calcio italiano. Il 5 maggio del 2002, infatti, l'Inter allenata da Hector Cuper e con in campo giocatori del calibro di Ronaldo il Fenomeno, Christian Vieri e Alvaro Recoba perse malamente e inaspettatamente per 4-2 contro la Lazio di Alberto Zaccheroni regalando uno scudetto incredibile ai rivali storici della Juventus che scartarono di buon grado un regalo natalizio fatto fuori periodo dai nerazzurri. Lazio-Inter doveva essere una partita scontata sulla carta, con i biancocelesti che non avevano più niente da chiedere al proprio campionato, con i nerazzurri che invece avevano il match point scudetto.

In uno stadio Olimpico vestito a festa per l'Inter, visto anche il gemellaggio tra le due tifoserie, però si consumò uno dei drammi sportivi più cocenti del calcio italiano. Al vantaggio siglato dal grande ex Christian Vieri, rispose l'indemoniato centrocampista ceco Karel Poborsky, diventato un idolo dei tifosi di Juventus e Milan. Di Biagio, altro ex della sfida, segnò il 2-1 in favore dell'Inter ma un gigantesto errore del terzino slovacco Gresko regalò il gol del pareggio alla Lazio con sempre Poborsky a segno.

Nella ripresa l'Inter scende in campo ma in realtà non c'è più con la testa e subisce il gol del 3-2 e del definitivo 4-2 dall'ex Simeone e da quello che oggi è il suo tecnico ovvero Simone Inzaghi. La partita finisce con Ronaldo il Fenomeno che piange disperato in panchina, sostituito nel finale da Kallon, con Marco Materazzi che in lacrime se la prende con gli avversari rei di essersi impegnati più del dovuto. L'Olimpico, di nerazzurro dipinto, tutto ammutolito davanti ad un vero e proprio dramma sportivo con i tifosi dell'Inter sugli spalti increduli e depressi.

La "colpa" di quella sconfitta fu additata per molti anni al terzino sinistro Vratislav Gresko che con un retropassaggio suicida a Francesco Toldo, di testa, regalò di fatto a Poborsky il pallone del 2-2 a pochi secondi dalla fine del primo tempo. La verità, però, è che l'Inter ebbe poi tutto il secondo tempo per vincere la partita e dunque lo scudetto ma aveva già perso mentalmente. Nella ripresa, infatti, la Lazio passeggiò sulle macerie di quell'Inter che chiuse addirittura al terzo posto a quota 69 punti dietro a Roma seconda a quota 70 e alla Juventus prima a quota 71 che festeggiò uno scudetto inaspettato e forse uno dei più belli per come maturato.

Tanti tifosi dell'Inter, però, stanno cercando di esorcizzare quella data dal 5 maggio del 2010, quando la squadra allenata da José Mourinho mise la prima pietra tombale sul Triplete nerazzurro battendo in finale di Coppa Italia proprio in quella data la Roma di Claudio Ranieri che arrivò anche seconda di un soffio in campionato. La realtà dei fatti, però, è un'altra dato che l'Inter quel 5 maggio del 2002 buttò alle ortiche uno scudetto già cucito sul petto per la gioia di juventini e rossoneri che per anni si sono divertiti e continuano a farlo (con cori e canzoni) a gongolare nei confronti dei supporter nerazzurri ricordando quel nefasto giorno per la Beneamata.

Il tabellino e il video di Lazio-Inter


LAZIO: Peruzzi; Stam, Nesta, Couto, Favalli, Poborsky, Giannichedda, Simeone (33'st Baggio), Stankovic (16'st Cesar); Fiore; Inzaghi. In panchina: Marchegiani, Colonnese, Negro, Pancaro, Evacuo. Allenatore: Zaccheroni.

INTER: Toldo; J. Zanetti, Cordoba, Materazzi, Gresko; Conceicao (15'st Dalmat) , Di Biagio, C. Zanetti (27'st Emre), Recoba; Ronaldo (33'st Kallon), Vieri. In panchina: Fontana, Sorondo, Seedorf, Ventola. Allenatore: Cuper.

Arbitro: Gianluca Paparesta di Bari


Reti: 12'pt Vieri, 20' e 45'pt Poborsky, 24'pt Di Biagio; 10'st Simeone, 28'st Inzaghi.

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