
Il tema si pone. Sacrosanto. Da una parte l'enorme rispetto per queste donne uniche che riescono ad essere madri e atlete al tempo stesso. Dall'altra la perplessità su agonismo e maternità. Dubbi resi attuali da Chiara Cainero, olimpionica del tiro e oro a Pechino nel 2008, che ieri ha vinto agli europei nella specialità skeet benché al quinto mese di gravidanza, bissando il titolo conquistato a squadre in mattinata («Mio figlio nasce con gli ori al collo»).
E da Valentina Vezzali lunedì tornata in pedana (oggi la fase finale del fioretto) 83 giorni dopo la nascita del secondogenito, Andrea. «Dopo il parto c'è l'ho messa tutta... Con gli allenamenti sono riuscita a perdere 12 chili, pur continuando ad allattare mio figlio, come sto facendo anche ora...».
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