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«Alleanze tecnologiche e un futuro senza diesel Auto in abbonamento»

Il top manager: «Da noi solo vetture ibride, elettriche e a benzina. La Borsa? Attendere»

Pierluigi Bonora

Charleston (Carolina del Sud) Håkan Samuelsson, presidente e ceo di Volvo Cars, ha sicuramente un diavolo per capello, ben mascherato però dal taglio che non fa una grinza. La minaccia di maxi-dazi sulle auto, partita da Donald Trump, cade per destino proprio nel giorno dell'inaugurazione del primo impianto del gruppo svedese, di proprietà cinese (Geely), negli Usa. La fabbrica è a un'ora di auto da Charleston, nella Carolina del Sud. Paradossale, visto che Volvo ha investito e creerà migliaia di posti negli States. «Noi vogliamo esportare - precisa Samuelsson - e se ci saranno barriere elevate, la situazione si fa complicata. Sono atteggiamenti contro ogni logica dell'economia moderna». Attorno al tavolo siamo una decina di giornalisti. Un bicchier d'acqua e si parte con le domande. La prima è d'obbligo, visti anche i pour parler tra l'ex Fiat e Volvo all'epoca della presidenza di Paolo Fresco.

Vede in futuro un'alleanza con un altro gruppo? Ad esempio, Daimler, di cui Geely è l'azionista forte, o magari Fca?

«Nulla al momento è all'orizzonte: né collaborazioni né interessi per altri. Stiamo sviluppando la piattaforma Cma. Con Lynk & Co (è il marchio cinese di cui Volvo ha il 30% e a cui fornisce il suo know how, ndr) si lavora per ottimizzare i costi. Questo è l'esempio di partnership concreta che stiamo portando avanti».

E sul fronte extra-auto?

«Vediamo piuttosto la necessità di una collaborazione con altri partner di aree diverse, ad esempio per lo sviluppo di nuovi sensori e di batterie più durature».

Volvo S60, che produrrete qui negli Usa, è il primo modello senza motore diesel. Le vostre altre tappe in questo cambiamento epocale?

«Questa auto non è nel futuro, è nel presente. E la produrremo solo a benzina, ibrida ed elettrica. Non svilupperemo nuovi modelli diesel. Mi immagino che verso il 2025 venderemo le nostre auto a benzina, ibride oppure per la metà elettriche: è il futuro dove stiamo andando, quello a cui dobbiamo dare priorità nella nostra progettazione».

Volvo sarà anche fornitore di servizi, oltre che costruttore di veicoli.

Interviene il capo di Volvo Usa, Anders Gustafsson: «Le richieste dei clienti stanno cambiando. Negli Usa abbiamo lanciato il Care by Volvo (la formula con canone fisso e tanti servizi abbinati è stata presentata anche in Italia, ndr): i nostri concessionari hanno convenuto che è una grande idea. Chi ha aderito proviene da altre marche e il 45% ha meno di 35 anni. Si è partiti con la Xc40. Sì, dobbiamo diventare anche fornitori di servizi per la mobilità e non solo di consegna dell'auto. Nel 2019 avremo 3mila concessionari, di cui il 90% offriranno anche il Care by Volvo».

E lei, presidente, cosa aggiunge?

«È un concetto innovativo che presuppone lo studio di nuove soluzioni anche digitali. E noi dobbiamo investire nella formazione del nostro personale, esattamente come abbiamo fatto per i dipendenti di questo impianto in Carolina del Sud».

L'acquisto della macchina a un certo punto cesserà?

«Comperare un'auto non è necessario per avere una vettura. Ciascuno di noi parla del proprio telefono e lo utilizza come tale, anche se probabilmente è un oggetto che fa parte di un contratto di servizio, un abbonamento con un gestore. E non è stato acquistato. Un domani potremo avere un'auto, ma anziché comperarla, sottoscriveremo un abbonamento e dopo pochi anni ne avremo una nuova».

La Borsa, intanto, aspetta un segnale dai vostri azionisti cinesi.

«È una decisione per cui dobbiamo attendere».

Volvo e le auto sportive.

«Se intendiamo le vetture ad altissime prestazioni elettriche, abbiamo il brand Polestar. La coupé è molto interessante e innovativa: 600 cv e 150 chilometri di autonomia. Non prevediamo sportive con carburanti tradizionali».

I gusti dei clienti tra i Suv e, come vediamo qui con la S60, anche le berline.

«I Suv sono estremamente popolari, ma il loro picco di crescita non è ancora arrivato. Noi abbiamo forse la gamma più interessante sul mercato. Anche se nessuna crescita dura all'infinito, ci sono segnali di interesse per le berline, molto apprezzate negli Usa. Quando senti i più giovani, scopri che sono attratti dalle berline più compatte.

Questo, in fondo, è il target che vogliamo raggiungere con la Volvo S60».

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