Torino. Obiettivo della Juventus: raccogliere 50 punti (sui 57 disponibili) nel girone di ritorno che prende il via oggi, allo Stadium contro il Monza, per avere qualche minima chance di conquistare il quarto posto e con esso la qualificazione alla prossima Champions League. Il tutto, immaginando che i 15 punti di penalizzazione rimangano tali. Poi, sarà quel che sarà: potrebbero essere tolti, ma anche aumentati dal momento che sotto esame c'è anche la questione stipendi. A proposito della quale va anche registrata la disponibilità di Cristiano Ronaldo convinto di avanzare dalla Juventus quasi 20 milioni - a essere ascoltato entro i prossimi due mesi dai pubblici ministeri di Torino che indagano sui presunti falsi in bilancio della società bianconera: probabile che siano loro ad andare a trovare il portoghese, Madrid o Lisbona le città più indicate.
Intanto, però, palla al campo. Contro il Monza, che all'andata festeggiò contro la Signora la prima vittoria della sua storia in serie A per di più nel giorno dell'esordio in panchina di Raffaele Palladino. Ex attaccante bianconero, identificato da Berlusconi e Galliani come l'uomo giusto per guidare i brianzoli verso una tranquilla salvezza, meglio ancora se con il decimo posto: «Se ci crediamo, possiamo giocarcela il parere del tecnico che aveva preso il posto di Stroppa -. Allegri? Lo stimo tantissimo, ho avuto il piacere di conoscerlo per telefono grazie a Galliani: è una persona molto semplice: ha vinto sei campionati, il che la dice lunga su di lui. Il nostro mercato? Galliani è il numero uno al mondo, noi pensiamo a giocare»
Lo stesso che deve fare anche la Juventus, che ha intanto spedito McKennie al Leeds con la formula del prestito a 1,5 milioni con successivo riscatto a 33. Allegri non disporrà nemmeno di Chiesa (affaticamento: tornerà giovedì contro la Lazio, in Coppa Italia) e Cuadrado, ma ritroverà tra i convocati Vlahovic (assente dal 25 ottobre) e addirittura Pogba, zero minuti giocati finora. «Esagerando, hanno trenta minuti nelle gambe. Cambio di modulo? Non è ancora tempo, più avanti non ci saranno problemi». Sarà insomma confermato il 3-5-2, con Di Maria a girare intorno a Milik e il baby argentino Soulé sulla fascia destra.
«Abbiamo raccolto una sconfitta e un pareggio nelle ultime due gare, subendo 8 gol: troppi. Dobbiamo tornare alle vecchie abitudini. Cinquanta punti da oggi in avanti? Non so se possiamo.
Comunque sia: pensavate che la squadra potesse fare 38 punti con tutti questi assenti? Secondo me è stato un bel girone d'andata, in cui abbiamo fatto tanti punti e messo dentro tanti giovani, ora a tutti gli effetti giocatori della prima squadra. Di sicuro, chi rientra adesso ha ancora più responsabilità di chi c'è stato dall'inizio: dovrà dimostrare di essere più bravo di chi ha fatto 38 punti». Messaggio lanciato.
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