La forza della Juventus è la forza di Allegri: tapparsi le orecchie, e sognare. Infischiandosene delle critiche, dei commenti sul non gioco e su tutto il corollario che circonda la squadra. La Juventus vince: tanto basta. Altre squadre giocano meglio? Chi se ne importa. Il Napoli di quest'anno è più forte di Danilo e compagni? Probabilmente sì, certo. Con il resto del gruppo però non c'è gara: perché la Signora che a fine ottobre pareva poter ambire al massimo al quarto posto, sul campo ha conquistato finora 59 punti, quattro più della Lazio seconda in classifica e nove più dell'Inter che in estate era la vera favorita per il titolo.
Allegri può piacere o non piacere, ma è l'uomo ideale per gestire l'ambiente bianconero. Un po' scanzonato e un po' no, certo pretenzioso ma capace di toccare le corde giuste di tutti i suoi giocatori. Succede così che la macchina juventina abbia recuperato terreno su chiunque e sia reduce da sette vittorie nelle ultime otto partite. E se 46 gol segnati in 28 turni di campionato paiono bottino misero per una squadra costruita a suon di milioni checchè se ne dica tante gare si vincono anche 1-0: quello ottenuto contro il Verona è stato l'ottavo nell'attuale serie A e nessuno se n'è vergognato. Ci si è dimenticati ormai anche della scarsa mira di Vlahovic, otto gol in campionato con due rigori: Kean, giustamente criticato quando ha sbagliato atteggiamenti e comportamenti, su azione ha buttato la palla dentro tante volte quanto il più celebrato compagno. E altrettanto ha fatto Milik, appena rientrato dopo due mesi ai box: ricchezza di organico e capacità di spremere il meglio da chiunque, questo è quanto. Persino Rabiot, che in estate si sarebbe voluto sbolognare ovunque, ha segnato 7 gol e rimediato al meglio alla nebbia che ha avvolto Pogba.
Risultato: la rimonta Champions è davvero possibile andando anche oltre la penalizzazione del -15.
Questo è l'attuale verdetto del campo, aspettando il deferimento (scontato) per la manovra stipendi e forse anche quello per le partnership sospette con altri club: scenari che potrebbero prima o poi vanificare l'impresa di Allegri e dei suoi uomini.
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