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Allegri teme Donadoni nel derby degli scalatori

In 15 giornate, da quando a Bologna c'è il nuovo tecnico, sono le due squadre che hanno migliorato di più la classifica

Allegri teme Donadoni nel derby degli scalatori

La Juventus stasera apre la 26ª e gioca al Dall'Ara. Siccome sta ammazzando il campionato, parola di Sarri, occorre trovare qualcosa di eccitante per renderne incerto l'esito. E allora ecco il Bologna di Donadoni, grande passato, ultimo successo una coppa Intertoto 16 anni fa, poi su e giù dalla serie A, oggi a 24 punti dalla vetta, decima miglior difesa e undicesimo attacco, meglio fuori, anche se il Napoli qui il 3 dicembre scorso ne ha presi tre. Bene. Ma il Bologna con la Juventus è la squadra che, in queste ultime quindici giornate, ha registrato il miglior salto in classifica generale, da 18ª, era terz'ultima e virtualmente retrocessa, a 10ª.

Sarà tirato per i capelli ma questo è quasi uno scontro al vertice, almeno in chiave salute temporanea, il divario tecnico resta ma fra due squadre che stanno bene ci si può aspettare qualcosa di buono. Un po' quello che Donadoni ha cercato di spiegare: «Affrontiamo la prima, la più forte in assoluto in termini di risultati. Ma da parte nostra c'è grande entusiasmo».Tutto è iniziato con lui il 29 ottobre vigilia dell'undicesima giornata. Gira la voce che Donadoni sia l'allenatore più ipersottovalutato del globo. Oggi ha una media da zona Champions, da quando c'è lui solo Juventus, Napoli e Fiorentina hanno fatto più punti: «Vorrei che si parlasse meno di salvezza», chiese al suo arrivo a Bologna.

Ha lavorato sulla difesa, rigenerato Destro e Giaccherini, Di Biagio ha chiamato nell'Under Adam Masina e Alex Ferrari, due gioiellini che sarà difficile confermare nelle prossime sessioni di mercato. E qui l'arrivo della Juve mette sempre euforia, è la partita dell'anno: «Con la Juventus servirà una prestazione al di sopra delle nostre possibilità - ha detto Masina-. Per ora siamo questi, ma io all'Europa ci penso». Massimiliano Allegri ci viene incontro: «Con il Bologna ci si gioca un pezzo di scudetto». Se è un esagerato anche in questo lo sapremo nel giro di poche ore. Si spiega: «È una partita fondamentale, per certi versi più importante di quella con il Napoli. Se vinciamo andiamo a +4 e possiamo aspettare il risultato del San Paolo». Sembra un commento banale ma spiega che sarà vitamina fresca per le energie mentali, due giorni di relax completo, senza tensione da prima in classifica. In attesa del Bayern.

I tedeschi, almeno nelle dichiarazioni, non si sentono in una botte di ferro, stanno già pensando al dopo Lewandowski, con Carlos Bacca prima scelta, a Guardiola hanno fatto sapere che non potrà portare al City nessun bavarese. E intanto la Juventus annuncia i recuperi importanti di Chiellini e Mandzukic, sogna El Matador Cavani in uscita dal Psg, e deve sbrigare questa pratica Bologna con Dybala che potrebbe scivolare in panchina: «Donadoni ha lavorato benissimo - ha azzardato Allegri - è in una posizione di classifica dove non ha niente da perdere. E il Bologna vorrà essere la prima a batterci dopo tante vittorie».

Prima o poi finisce, lo sa anche Allegri.

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