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Allegri tra zero titoli e la forza del contratto

Si parte dall'1-0, ma i viola ci credono e sognano pure la rimonta Champions

Allegri tra zero titoli e la forza del contratto

Mai, nella sua carriera juventina, Allegri ha terminato una stagione senza vincere un titolo. Per evitare che ciò accada, non gli resta che eliminare stasera la Fiorentina nella semifinale di ritorno di Coppa Italia: partirà dalla (fortunosa) vittoria dell'andata, quando in pieno recupero Venuti si rese protagonista di un'autorete fantozziana, ed è quasi ovvio che il pronostico penda dalla parte dei bianconeri. I quali però non sprizzano salute ed entusiasmo, presi in mezzo anche da spifferi e voci di ogni tipo oltre che condizionati da risultati non all'altezza.

Lui un po' fa spallucce e un po' no anche di fronte ai tweet provocatori - di Lapo Elkann, postati peraltro durante una gita in barca in compagnia della moglie Joana, di Jeff Bezos (ovvero Mr. Amazon) e della di lui compagna Lauren: «Lapo è uno dei primi tifosi della Juventus e non intendo commentare le parole di Allegri -. Ha espresso il suo pensiero in maniera affettuosa. Siamo arrivati al momento decisivo della stagione: dobbiamo arrivare tra le prime quattro e in finale di Coppa Italia, poi faremo le valutazioni su come abbiamo lavorato. Quando si è alla Juventus si gioca sempre per vincere: i bilanci vanno fatti alla fine, considerando non solo i risultati ma l'andamento globale. L'anno prossimo sarà sicuramente meglio di questo». In pratica, Allegri si autoconferma e del resto è difficile immaginarlo lontano dalla Juventus di qui a qualche settimana: blindato da un contratto che scadrà nel 2025 a oltre sette milioni netti a stagione, bisognerebbe che si verificasse un tracollo quasi impensabile affinchè la proprietà decidesse di cambiare strada. Certo che se invece il ribaltone riguardasse in primis la struttura societaria, allora tutto potrebbe accadere. Come il ritorno di Del Piero, che ha messo un like alla notizia di SportMediaset proprio sul suo rientro in bianconero.

Discorsi che verranno. Nel frattempo, la Fiorentina: da affrontare in uno Stadium che una volta era fortino inespugnabile e che invece quest'anno è diventato terra di conquista (Signora cinque volte ko, rischiato anche sabato contro il Bologna). La Fiorentina non parte quindi battuta, pure perché sulle ali di un entusiasmo che potrebbe riportarla in Europa. «Sarà una gara molto più aperta di quella dell'andata ancora Allegri -. La pressione? Alla Juve è normale. E le critiche stimolano.

A me piace parlare poco, a qualcuno di più».

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