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All'estate di Bonucci mancava solo il "no" viola

Pensava fosse amore e invece, se non proprio un calesse, era un rapporto di convenienza o poco più

All'estate di Bonucci mancava solo il "no" viola

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Pensava fosse amore e invece, se non proprio un calesse, era un rapporto di convenienza o poco più. Leonardo Bonucci e la Juventus si lasceranno male, questo si era capito da giorni e non a caso il giocatore aveva inviato una Pec alla società chiedendo di essere reintegrato a tutti gli effetti nel gruppo. Ricevuto l'ennesimo no e avendo ormai (e finalmente) capito che a Torino per lui non ci sarà più posto nonostante le 502 presenze raccolte in carriera, il 36enne difensore ha cominciato a guardarsi intorno. Dentro i confini nazionali, anche e soprattutto.

Perché l'Ajax, con cui un paio di settimane fa c'erano stati alcuni contatti, non ha fatto breccia nel suo cuore e allora perché non ascoltare la - presunta - proposta della Fiorentina? Ieri il sito de Il Tempo ha pubblicato una foto che ritraeva proprio Bonucci a pranzo a Forte dei Marmi in compagnia di Daniele Pradè, direttore sportivo della Viola, e Alessandro Nasi, cugino di Andrea Agnelli e Lapo Elkann: difficile immaginare un semplice pranzo per tenersi compagnia, più facile immaginare a un primo e sostanzioso abboccamento; anche se, al momento, la Fiorentina smentisce «ogni interessamento». Sta di fatto che i Viola cercano ancora un difensore centrale e l'ingaggio di 6,5 milioni a stagione di Bonucci potrebbe essere parzialmente condiviso. Com'è successo qualche settimana fa con Arthur, arrivato in Toscana in prestito oneroso (con diritto di riscatto) dopo avere allungato il contratto con i bianconeri. Insomma: dopo lo «scippo» di Vlahovic e gli strali di Commisso contro Agnelli, la situazione si è quasi normalizzata.

Senza dimenticare che alla Juve piace Amrabat: un affare potrebbe tirare l'altro, ecco.

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