Alonso: «Tutto perfetto abbiamo dominato E non stavo spingendo»

La Ferrari vola, ma la parola d'ordine è “piedi per terra”. Dal presidente Montezemolo al team principal Stefano Domenicali, fino a Fernando Alonso. La vittoria nel Gp di Cina potrebbe rappresentare una svolta. Alonso predica calma, ma nello stesso momento “pesa” le parole: «Abbiamo ancora un po' di potenziale in tasca». La Ferrari può crescere ancora, ma già soddisfa l'asturiano: «Abbiamo dominato. Questa è una vittoria diversa da quelle dell'anno scorso, arrivate un po' per caso e in condizioni estreme». Un successo normale, non come nel 2012 quando pioggia e guai altrui furono determinanti. Alonso rilegge la corsa: «È stata perfetta. Non è stato semplice capire le strategie. La squadra ha fatto un lavoro perfetto con l'assetto e ai pit stop, buono il degrado delle gomme. La vittoria è un grande premio per il team dopo gli errori in Malesia. Dobbiamo continuare in questa direzione: non dobbiamo prendere rischi inutili». Alonso sembra aver capito la lezione di Sepang. Il suo ingegnere nel finale gli ripeteva di non spingere e lui ha risposto: “Non sto accelerando”. La conferma di Andrea Stella: «Risposta prevista, ma vedi i migliori tempi nei vari settori, bisogna che glielo raccomandi». In cuffia dopo il traguardo gli ha urlato più volte: «Fenomenale». Stella ribadisce e sottolinea: «Fernando che festeggia con la squadra è il coronamento di tanto lavoro, di tanto sforzo. Tocca il cuore mio, di tutte le persone che lavorano a casa e di tutti i tifosi». Ok il cuore, ma la testa di Alonso è già al Bahrain: «Cercheremo di ripeterci». Il bilancio è già positivo: «Siamo ottimisti, nelle due gare terminate abbiamo fatto un primo e un secondo. La pressione? Alla Ferrari sono nel team migliore». Sul Mondiale Alonso non si sbilancia: «Troppo presto, dobbiamo aspettare la pausa estiva. Speriamo che anche Massa resti in corsa. Noi, Lotus, Mercedes e Red Bull siamo sullo stesso livello più o meno». Non un caso che lo spagnolo rinvii ogni discorso all'estate perché l'anno scorso non gli bastarono 40 punti di vantaggio alla pausa.
I nemici però guardano preoccupati la Rossa. A partire da Sebastien Vettel: «La Ferrari qui era imprendibile, Alonso troppo veloce». Stesso pericolo numero uno per Raikkonen: «Fernando cresce di gara in gara». Ne fa una questione di ritmo, invece, Lewis Hamilton: «Dobbiamo fare ancora della strada per prendere la Ferrari». La cui forza è confermata dalle parole di Felipe Massa: «Se non avessi sofferto di graining, avremmo potuto fare doppietta». E non farà certo piacere agli avversari sapere che l'ultima vittoria in Cina nel 2007 coincise anche con l'ultimo mondiale della Rossa.
Insomma anche la storia sembra spingere la Ferrari. Stefano Domenicali vuole evitare pericolose illusioni: «È il riscatto migliore dopo la Malesia, ma è solamente la terza gara ed è difficile capire i reali valori in pista. Dobbiamo migliorare la vettura sul giro in qualifica».

Ancora più diretto Luca di Montezemolo: «Vincere in Cina è motivo di grande soddisfazione per la Ferrari ma anche di grande orgoglio per la tecnologia italiana. Adesso avanti così ma piedi per terra». Una parola, con la Ferrari che vola e sbanca Shanghai.

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