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Ancelotti-Guardiola, sempre uno show

Spettacolare 3-3 al Bernabeu tra Real Madrid e City: la qualificazione si decide al ritorno

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Come vuole la storia di questo fresco derby d'Europa, tra Real e City non puoi mai distrarti. Perché la sfida tra il tiki taka e il vecchio taca la bala può portarti in qualsiasi direzione. Per arrivare al pareggio (un pirotecnico 3-3) che tiene tutto aperto dopo i primi 90'. Come è sempre avvenuto negli incroci recenti e annuali tra gli ultimi due campioni d'Europa. Un Real più aggressivo, concreto e contropiedista assorbe il colpo basso iniziale e ribalta immediatamente la sfida, nel secondo tempo vengono fuori i giochi di prestigio degli allievi di Guardiola e l'inerzia cambia continuamente fino all'ultimo colpo di scena.

Al Bernabeu chiudono il tetto, ma non chiudono la porta. Si parte con la copertura, ufficialmente per l'allerta attentati dell'Isis, ma certamente anche per aumentare il calore del tifo merengues, e si parte anche con uno choc, perché dopo appena un minuto Tchouameni stende Grealish e viene già ammonito: sulla punizione, Lunin si attende il cross e invece Bernardo Silva lo beffa astutamente sul primo palo. Il grave errore del portiere ucraino potrebbe condizionare la serata dei blancos e invece il riscatto è quasi immediato: al 12' su un tiraccio di Camavinga da fuori area deviato casualmente da Ruben Dias alle spalle di Ortega, arriva subito il pari. Ma non è finita: un minuto più tardi Rodrygo si invola in contropiede da metà campo beffando Akanji come se fosse un terzino di terza categoria e infila il gol del 2-1 facendo passare il pallone con un tocco beffardo in mezzo alle gambe dello stesso difensore svizzero e del portiere in uscita.

Il Real sfiora più volte il terzo gol sulla tante azioni in velocità Vinicius-Rodrygo, mentre il City si attorciglia nell'infinito fraseggio e Haaland soffre la guardia spietata di Rudiger. Nella ripresa salgono in cattedra Foden (che infila l'incrocio dei pali dal limite) e Gvardiol (splendido tiro a giro) che portano il City sul 3-2. Ma non fanno i conti con un sontuoso Valverde che firma il pari con un diagonale capolavoro. E non finisce qui.

Come non finisce a Londra, dove Arsenal e Bayern chiudono su un altro equilibratissimo 2-2.

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