Accidenti all'aria melensa sotto il vecchio muro che deve certo aver stordito l'Italia del basket capace di mostrarci, nelle prime due giornate dell'Europeo a Berlino, la sua faccia peggiore. Non sapremmo se essere più preoccupati per la sconfitta d'esordio, in volata (89-87), ma partendo dal deprimente meno 16 a metà del secondo quarto, contro la Turchia o per la vittoria (71-64) trovata negli ultimi 3 minuti, con un parziale di 12-2 partendo da 59-62, contro questa Islanda che ha deciso di sbalordire più dei suoi geyser l'Europa dello sport.
Leoni i figli moderni dei navigatori vichinghi, ma anche betulle nane, un paio di giocatori sui 2 metri, per un gioco che loro interpretano con spirito gioioso e coraggio antico, un po' come la nazionale di calcio che sta facendo soffrire tanti ricconi del Continente, partendo dall'Olanda.
Vero che gli islandesi hanno messo in difficoltà anche la Germania, ma diversa è stata la strada dei caschi blu di Pianigiani, immobili osservatori del gioco avversario, difensori col piumino, quasi sempre in ritardo. La Turchia ci ha toreato con il naturalizzato Dixon e poi randellato con Ilyashova(17 p.), castigandoci, alla fine, con il rude Erden (22), mentre un immenso Danilo Gallinari (33 punti, 9 su 10 al tiro) ha sbagliato alla fine dopo un 14 su 14 da giocatore imperiale.
Anche contro gli islandesi pensavamo di fare gli osservatori delle nazioni unite del basket, una gnagnera generale, cominciando anche da Gallinari (4 punticini alla fine in 17' di partita) a cui, per fortuna, non si è adattato rodomonte Gentile: ieri ha segnato 21 punti, meno male, tirato sotto il 50% (7 su 16), preso rimbalzi (5), servito assist (4), perdendo una palla soltanto delle 15 che hanno caratterizzato anche la seconda uscita di Azzurra.
Agli islandesi veniva concesso di sfruttare al meglio il loro tiro da lontano, sono partiti con 7 su 13 e, per fortuna nostra, sono arrivati con un 9 su 37 quando le gambe non li reggevano più e non certo perché braccati dai nostri cocker. Comunque sia li abbiamo sempre tenuti dietro al termine di ogni quarto: 22-21, 41-37, 52-48 nel terzo tempo dell'angoscia (11-11! roba da far arrossire contro avversari di quel tipo). Poi la crisi a 3'22" dalla fine, quando non si rideva per non piangere: ci hanno pensato gli islandesi concedendo 3 liberi al Belinelli che, segnandoli, è arrivato a 12 punti in 35' di partita, poi due zingarate di Aradori, 5 punti con 3 liberi e il finale ovviamente è toccato al Gentile che aveva il diritto di mettere il sigillo sul 10-0 che era liberazione dall'incubo, ma non dal peccato.
Oggi il riposo per la riflessione, sperando che Datome (7 punti in 10', 3 su 8 al tiro) si riprenda per quello che vogliamo considerare il vero inizio dell'Europeo di Azzurra: domani sera ci tocca la Spagna, affondata dai serbi al primo turno, dalla squadra di Djordjevic che ha vinto (68-66) la seconda contro la Germania con l'ennesima prodezza finale di
Bjelica il magnifico. Tedeschi che troveremo mercoledì alle 17.45 in quello che speriamo possa essere lo spareggio per poter andare agli ottavi di Lilla, anche se in chiusura, giovedì alle 14.30, ci toccherà proprio la Serbia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.