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Anche gli uomini fan fioretto. Mondiale

Oro per Foconi, Bianchi, Marini e Garozzo: dal 2013 è il quinto successo

Anche gli uomini fan fioretto. Mondiale

È terminata ieri l'avventura nella terra dei Faraoni della scherma. I Mondiali sulla pedana rialzata del Cairo (Egitto) sono entrati a far parte dell'album dei ricordi e nell'ultima giornata l'Italia ha arricchito il proprio bottino di medaglie, portando il totale a otto podi, ovvero 2 ori, 4 argenti e 2 bronzi (terzo posto nel medagliere alle spalle di Francia e di Corea del Sud). È spettato alla squadra del fioretto maschile aumentare il numero di metalli pregiati. Daniele Garozzo, Tommaso Marini, Alessio Foconi e Guillaume Bianchi (riserva) sono coloro che hanno affrontato con qualità e coraggio il percorso iridato. A cadere sotto i colpi degli azzurri sono stati l'Uzbekistan 45-31, il Brasile 45-17, la Corea del Sud 45-31 e in semifinale il Giappone 45-33. Un successo significativo quello contro nipponici, ricordando l'eliminazione subìta nei quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo.

Nell'atto conclusivo per l'oro, è stata la volta degli Stati Uniti. Una finale tirata ed equilibrata, per merito soprattutto degli assalti di Alexander Massialas che ha cercato di tenere a galla le aspirazioni americane. Tuttavia, il Bel Paese ha potuto contare su un eccezionale Marini, con uno spettacolare 15-6 totale nei suoi match, che ha dato un contributo fondamentale alla causa. L'argento mondiale individuale qui in Egitto, alla sua prima esperienza iridata, si è ripetuto nella prova a squadre di ieri, in una stagione nella quale aveva ottenuto già tre podi in Coppa del Mondo (2 vittorie, 1 terzo posto), senza dimenticare l'argento continentale ad Antalya (Turchia). Personalità e classe ingredienti degli assalti del classe 2000 nell'atto conclusivo, con un 5-2 iniziale ai danni di Massialas. Il medesimo destino è stato riservato a Emmer (5-3) e poi la magia finale è stata perfettamente riassunta dal 5-1 rifilato al povero Nick Itkin.

Un risultato (45-39) che conferma la grande tradizione del fioretto maschile italiano, sempre a medaglia mondiale dal 2013. Oltre al riscontro di ieri, vanno considerati gli ori mondiali del 2013, 2015, 2017 e del 2018 e i bronzi del 2014 e del 2019. Per quanto concerne il terzo gradino del podio, è stata la Francia a festeggiare, prevalendo nel confronto con la formazione giapponese. Ai quarti di finale invece si è arrestato il cammino delle sciabolatrici azzurre Rossella Gregorio, Martina Criscio, Michela Battiston ed Eloisa Passaro. Le italiane, ammesse di diritto nel tabellone delle migliori sedici compagini, avevano sconfitto la Grecia con il punteggio di 45-42, per poi doversi arrendere all'Ungheria sul 45-43.

Negli assalti per i piazzamenti fuori dal podio le ragazze del CT Nicola Zanotti hanno poi concluso al settimo posto, rimediando un altro ko (45-38) contro la Germania e vincendo poi 45-37 contro gli Usa.

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