Siamo ancora ad aprile e alla fine del campionato mancano sette giornate. Ma la Serie A è già al lavoro per preparare la nuova stagione. Mercato, dunque. Anche degli allenatori. Il nome più desiderato - inevitabilmente - è quello di Antonio Conte. L'ex tecnico del Chelsea, in attesa di risolvere la causa legale da 23 milioni di euro con il patron dei Blues, Roman Abramovich, attende solo l'offerta giusta. Da mesi si vocifera di un suo possibile approdo sulla panchina dell'Inter. Qualcosa c'è.
Il primo abboccamento c'è stato a fine gennaio, con Antonio Conte avvistato sotto la sede dell'Inter, a Milano. Lui aveva smentito e di conferme non ce ne sono mai state. Almeno fino a pochi giorni fa, quando la Gazzetta dello Sport ha sparato in prima pagina la notizia di un contatto vero tra lui e la società nerazzurra. Ormai Conte, dopo avere dato il via al ciclo vincente della Juventus e conquistato la Premier League con il Chelsea, è un top trainer. Normale che le sue richieste siano da primadonna. Secondo la rosea, la lista è lunga: contratto triennale, ingaggio da 10 milioni di sterline a stagione (circa 11,5 milioni di euro) e, cosa più importante, un progetto su cui lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette e a 360 gradi. Sarebbe stata proprio l'assenza di un progetto, lo scorso novembre, a spingerlo a dire di no al Real Madrid, il club che dovrebbe essere il più desiderato da ogni mister.
Poter dare tutto se stesso, avendo carta bianca sul mercato e plasmando la squadra a propria immagine e somiglianza. Sono questi i paletti che Conte ha dato all'Inter, ricevendo in cambio la promessa di riaggiornarsi più avanti. Insomma, la trattativa c'è ma si è un po' impantanata. Rallentamento di cui potrebbe approfittare l'arcirivale per eccellenza della società nerazzurra: la Juventus, che Conte ha già allenato tra il 2011 e il 2014 portando a casa i primi tre scudetti del ciclo di vittorie più lungo di sempre.
Cinque anni fa le due parti non si sono lasciate molto bene. Ma i rapporti tra l'ex c.t. della Nazionale e la dirigenza bianconera, Nedved e Paratici in testa, sono ottimi. Persino il presidente Andrea Agnelli, di fronte all'ipotesi di un ritorno a Torino di Conte, ha detto sì.
Ma a una condizione: che vada via Allegri. Sarà solo il tecnico livornese, a fine stagione, a decidere se continuare o porre fine alla sua avventura in bianconero. Intanto la Juve rimane a disposizione. Pronta come sempre ad anticipare la concorrenza...Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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