Armani, caso Moraschini e orario beffa con la Virtus

Armani (11 vittorie 1 sconfitta) e Segafredo Virtus (10-2) le più titolate nel basket italiano, le più ricche e anche le più tormentate non soltanto da infortuni, oggi si giocano il primo posto della classifica in una sfida affascinante e misteriosa

Armani, caso Moraschini e orario beffa con la Virtus

Armani (11 vittorie 1 sconfitta) e Segafredo Virtus (10-2) le più titolate nel basket italiano, le più ricche e anche le più tormentate non soltanto da infortuni, oggi si giocano il primo posto della classifica in una sfida affascinante e misteriosa. Slalom fra corsie d'ospedale, tamponi per il Covid, l'incredibile farsa di 3 mesi per mandare Moraschini un anno in castigo colpevole di doping trasmesso dalla pomata cicatrizzante ordinata dal farmacista a chi stava con lui, una ricerca mirata o suggerita perché altrimenti non si spiegherebbe quel controllo a sorpresa nell'ottobre dei primi misteri.

Gli allenatori più vincenti con i loro fantasmi, soltanto alle 16 i pochi ammessi (4200) al Forum e i molti, si spera, anche se in tanti si sono lamentati per l'orario in una vigilia della Befana lavorativo, che guarderanno la diretta su RAI 2, sapranno chi potrà andare in campo nella giornata dove alle 19.30 recupereranno il Santo Stefano blindato anche Venezia e Napoli. Sicuri assenti per Milano Daniels, Tarczewski, Shields, Mitoglou, il neo acquisto Trey Kell liberato da Varese, ma in quarantena per Covid, forse Alviti e l'ex capitano virtussino Ricci. Alla Segafredo invece mancheranno Tessitori (covid), Harvey, Mannion e Cordinier (infortunati). Partita in maschera che può rimettere in pari la classifica, ma per Milano l'inizio di un mese senza respiro fra recuperi e viaggi, visto che 48 ore dopo ospiterà al Forum il San Pietroburgo in Eurolega, uno Zenit che pur avendo lo stesso numero di sconfitte (6) nel marasma pandemico ha ora 2 vittorie in più.

Messina e Scariolo, due con tanti trofei in salotto, si ritrovano trent'anni dopo in campionato e dopo la supercoppa conquistata

dalla Virtus che aveva lasciato a zero Milano nella finale scudetto. Duellanti che non alzano mai i toni, ma sanno sempre farsi ascoltare e capaci di fare una buona cena anche se sulla tavola c'è soltanto pane e cicoria.

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