«Nessuno deve piangere per me, me la caverò benissimo»: così Lance Armstrong dopo la resa all'antidoping Usa che gli potrebbe costare la probabile radiazione e la revoca delle sette vittorie al Tour de France. Al termine di una gara di mountain bike a Aspen, in Colorado, in cui è stato nettamente battuto da un sedicenne, il 40enne texano si è mostrato sereno, rilassato e sorridente. «Sono in pace con me stesso», ha dichiarato affiancato dalla moglie Anna Hansen, «più ora che nell'ultimo decennio. Credo che la gente capisca che abbiamo un mucchio di cose da fare in futuro», ha aggiunto riferendosi all'impegno della fondazione per la lotta al cancro Livestrong di cui indossava la maglietta, «mi concentro su questo e penso che le persone l'appoggino» (le donazioni sono cresciute in un giorno 25 volte: erano 3 mila 200 dollari il giovedì, sono state 78 mila dollari il venerdì, e i donatori, che erano 45, sono diventati 411).
Poi ha scherzato sul suo secondo posto nella gara (che non rientra nei circuiti su cui ha giurisdizione l'agenzia antidoping Usada), elogiando il giovanissimo rivale al quale ha preconizzato «un futuro brillante». Prima del via, ai giornalisti che gli chiedevano se fosse pronto per riprendere a correre aveva ammesso che sarebbe stata «difficile per tutti».Armstrong: «Nessuno deve piangere per me»Il ciclista Usa a una gara di mbk
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