L'Europa riconsegna un Juventus-Napoli da urlo. La Champions è stata l'antipasto ideale per una sfida che molto dirà sulla corsa scudetto. I bianconeri con il Real Madrid non hanno vinto, ma hanno guadagnato in forza e convinzione nei propri mezzi. Gli azzurri, invece, con il Marsiglia si sono avvicinati clamorosamente agli ottavi di finale. Un viatico eccezionale per la sfida di domenica sera allo Juventus Stadium. Trasformato per l'occasione in un luna park. Unica attrazione: la giostra del gol. Un inedito perché per la serie A sono davvero gol nuovi. Un poker di attaccanti al debutto in Italia che ha già lasciato il segno.
Carlos Tevez e Fernando Llorente da una parte, Gonzalo Higuain e Josè Callejon dall'altra. Due coppie miste tra tango e flamenco per la danza scudetto. L'Apache e il Pipita sono le stelle, il Re leone e Calleti le degne spalle. Il tandem della Juventus è a quota nove gol stagionali, quello del Napoli vola già in doppia cifra, ben quattordici. Tevez si è caricato in spalla la Signora in campionato, sei gol e il primo posto nella classifica Ivg sul contributo alla squadra. Carlos è a secco da 1247 giorni in Europa dove ha lasciato il palcoscenico a Llorente a segno in entrambe le sfide col Real dopo un inserimento al rallentatore. Callejon, invece, è partito forte in Italia: a segno al debutto e nelle due partite successive, proprio come Cavani dal quale ha ereditato la 7, conferma di una spiccata personalità. È a quota sei mentre sull'ottovolante gira invece Higuain, dei quattro l'unico globalizzato: cinque reti in A e tre in Europa, l'unico ostacolo sul quale ha sbattuto finora è stato lo scoglio di Capri.
Sono le bocche di fuoco di Juventus e Napoli che nella corsa tricolore hanno puntato forte sull'attacco dopo la rivoluzione estiva. Proprio il mercato è stato l'antipasto della sfida perché il Napoli ha soffiato Higuain alla Juve che si è rifatta con Tevez. Via Matri, comunque sempre in doppia cifra con la Signora, e il capocannoniere Cavani. I nuovi arrivati hanno ribaltato le gerarchie: Tevez e Higuain inevitabili titolarissimi, mentre Llorente e Callejon hanno sorpassato rispettivamente Giovinco e Quagliarella, Pandev e Mertens. Per questo sarà una Juve-Napoli mai visto sotto porta. Lo dicono i tabellini delle due sfide dell'ultimo campionato: a Torino proprio l'anno scorso di questi tempi decisero Caceres e Pogba (primo gol in bianconero), al ritorno Inler rispose a Chiellini. Nessuna delle punte di allora a segno, nessuna probabilmente sarà titolare domenica.
Infatti Conte ancora senza Vucinic dovrebbe scegliere il Re leone, scontate invece le scelte di Benitez. L'allenatore bianconero predilige la manovra corale, i suoi attaccanti devono giocare per la squadra anche perché non ha mai avuto un bomber di razza. L'ex tecnico dell'Inter, invece, ce l'ha e predilige le giocate individuali, in un gioco tutto velocità e talento. Uno, lo spagnolo, ha le ali, l'altro vorrebbe tanto averle per cambiare con più naturalezza il vestito alla Signora. Vie diverse, che comunque conducono sempre al gol: i numeri dicono che il Napoli segna di più nel primo tempo, la Juve nella ripresa.
Due allenatori sempre all'attacco per quattro moschettieri a caccia del sigillo d'autore. Higuain ha già fatto male al Milan, Tevez ci ha provato con la Fiorentina, ma il colpo viola è riuscito a Callejon mentre Llorente si è esaltato quando ha sentito aria di casa col Real.
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