dal nostro inviato a Firenze
Dopo il vernissage romano in diretta tv (oltre quattro milioni di spettatori, programma più visto della serata di martedì), l'abbraccio notturno di 300 tifosi fiorentini. Ieri le classiche foto ufficiali con le divise griffate Ermanno Scervino e poi con quelle da campo approntate dalla Puma, la presentazione dell'accordo con Eni (terzo sponsor «pesante» dopo Fiat e Tim). Ma anche i primi allenamenti, sotto la pioggia: una fase dedicata a riscaldamento atletico con palestra, torelli di gruppo, corsa lenta, scatti su corta distanza e palleggi, poi Conte ha diviso la truppa in due squadre (una schierata con il modulo 3-5-2, quello base del ct, e l'altro con il 4-4-2) che si sono alternate nello svolgere esercitazioni tecnico-tattiche. Assente Buffon che, come da programma consueto, ha svolto lavoro in palestra, allenamento differenziato per Benassi - una delle riserve presenti a Coverciano (gli altri sono Meret, Rugani e Zappacosta) reduce da una contrattura.
Brivido per Pellè, che ha rimediato una botta al ginocchio destro: si parla di una leggera distorsione, ma al momento senza gravi conseguenze anche se la situazione sarà monitorata nelle prossime ore. «Possiamo promettere grandissimo lavoro e massimo impegno per rendere orgogliosi sempre più i nostri tifosi e coinvolgere sempre più il popolo italiano. I miei giocatori hanno bisogno di questo», ha sottolineato Conte.
Che sta lavorando con un gruppo che ha un'età media di 28,4 anni (solo nel 2008, era l'Italia di Donadoni che uscì ai rigori nei quarti dell'Europeo, c'era una rosa più «anziana»), che guarda anche alle risultanze del campionato: 6 juventini, 6 delle romane, appena due delle milanesi - minimo storico dal 1978, Mondiale in Argentina, nelle grandi manifestazioni -.
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