Ora che la recompra di Alvaro Morata da parte del Real Madrid è cosa fatta, anche se Allegri e Marotta non sembrano ancora essersi arresi, l'attaccante spagnolo ritroverà gli amici della Juventus. Da avversari, cosa che invece non avverrà nei club nella prossima stagione, visto che il Chelsea è fuori dall'Europa, e la squadra di Conte sembra essere nel destino dell'Ariete (pronti 50 milioni sul piatto per l'attaccante che nei blancos sarebbe chiuso dall'altra Bbc Benzema, Bale e Cristiano Ronaldo, quest'ultimo fresco di rinnovo fino al 2020 a 21 milioni a stagione).
Per lui, che partecipa meno alla manovra rispetto a un suo predecessore nel ruolo tra le Furie Rosse (il Torres dell'Europeo 2008) e deve adattarsi al fascino che ha Del Bosque per il falso nueve, una bella sfida con i bastardi della difesa azzurra che dovranno impedirgli di incrementare il suo bottino di reti nel torneo francese. Sono già tre in altrettante gare e condivide proprio con il gallese Bale il parziale titolo di capocannoniere.
Le sue cifre nei 219 minuti giocati - due volte è stato sostituito da Aduriz - parlano di nove tiri totali, di cui sei nello specchio della porta e due respinti dal portiere. Decisiva la sua doppietta con la Turchia, non purtroppo per la truppa di Del Bosque il suo gol alla Croazia. Un Europeo in attivo per Alvarone, chiamato ora alla prova del fuoco di Buffon e della Bbc, apparsa la retroguardia più solida della competizione.
La sfida è un inedito assoluto con tutti e quattro gli alfieri azzurri: nell'unico precedente, un Real Madrid-Juventus di Champions del 23 ottobre 2013: Morata giocò gli ultimi undici minuti, ma in campo tra i bianconeri c'erano solo Buffon, Barzagli (titolari) e Bonucci, subentrato al 50' a Llorente dopo che Chiellini si era fatto espellere due minuti prima. Nell'amichevole Italia-Spagna a Udine del 24 marzo scorso, invece, in campo aveva contro solo Buffon e Bonucci (Barzagli e Chiellini erano fuori per infortunio) e la punta delle Furie Rosse fu limitata bene. "Leo mi aveva detto di prepararmi che qualche patadita (pedata) l'avrei presa", confessò Morata nella vigilia con gli azzurri.
È indubbio che avendolo avuto come compagno di squadra per due anni, gli juventini conoscano bene la punta spagnola e i suoi movimenti. Che in questi giorni Conte avrà fatto studiare a memoria con l'ausilio dei soliti video e con il lavoro sul campo. Morata gioca con una coppia (Piqué-Sergio Ramos) potenzialmente perfetta, visto il valore dei singoli. Ma siamo di fronte a due veri leader, aspiranti "comandanti supremi", peraltro divisi da una rivalità forte, fortissima, fra Barça e Real, condita da una grande attività sui social del primo, e dalle tensioni per l'indipendentismo catalano. Insomma, quei due probabilmente si rispettano, ma non hanno certo l'intesa di Bonucci, Barzagli e Chiellini. Che si spieghino così alcuni buchi difensivi, tipo quello sul gol di Kalinic?
Gli azzurri, dal canto loro, dovranno stare attenti ai cartellini: sono tutti in diffida e qualche elemento del granitico blocco juventino rischia di compromettere, in caso di impresa sugli spagnoli, l'eventuale quarto di finale con la Germania. Il conto dei gialli rimediata da Italia e Spagna parla di 10 a 1 a favore della truppa di Conte (in testa a questa speciale classifica), un fardello davvero pesante ora che l'asticella si sta alzando.
Morata non ha quasi mai riposato, Buffon - pure reduce dall'influenza - e Chiellini invece sì e in un torneo così breve qualche minuto di riposo in più potrebbe fare la differenza. Ma in agguato ci sono guizzi o chiusure fondamentali.
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