Marco Lombardonostro inviato a MelbourneDiavoli di australiani: in giro sono pieni di Kylie Minogue in vari formati e poi per vincere a tennis ne vanno ad importare una dalla Russia. Daria Gravrilova di down under non ha nulla se non il fidanzato - anch'egli tennista Luke Saville, e tanto è bastato perché la ragazza di Mosca, che della Minogue ha più o meno l'altezza ma non l'aspetto da show biz, diventasse l'idolo delle folle di Melbourne. Soprattutto perché facendo fuori prima la Kvitova e poi la francese Mladenovic (sì, francese) 11-9 al terzo, approda a quasi 22 anni per la prima volta in un ottavo dello Slam. Insomma esulta il popolo Aussie, che sicuramente troverà uno tra Tomic e Millman al quarto turno maschile (se la vedono stamattina) ma si arrende all'evidenza di un Kyrgios sempre più compreso (e compresso) nel proprio personaggio. Il ragazzo pop del tennis (ma come si veste?) si è fatto incartare da Berdych in quattro set, non facendosi mancare le solite litigate con l'arbitro. È lui la vittima del giorno, in un torneo che festeggia la trecentesima vittoria in uno Slam di Roger Federer che si è distratto solo un set (il secondo) contro Dimidrov. Viaggia invece spedito Novak Djokovic: il serbo ha battuto Seppi in tre set (6-1, 7-5, 7-6) ma il nostro è uscito dal campo più che a testa alta.
Meno bene invece Roberta Vinci, che partita 6-0 contro la tedesca Friedsam (numero 86 del mondo) si è distratta finendo per perdere gli altri due 6-4, 6-4: «Ho giocato male e ho meritato di perdere». Analisi sincera, insomma. Dote che manca a uno come Kyrgios, ancora nel mezzo tra l'essere un Fognini più giovane o un McEnroe meno furbo. Il giorno che diventerà Nick Kyrgios sarà un numero uno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.