Baby Romero fa salire la Lazio al 2° posto

Il talento compirà 18 anni fra una settimana, il suo gol piega un Monza tenace. Intanto in casa Roma è polemica per le parole di Mourinho su un suo giocatore (non l'ha citato ma dovrebbe essere l'olandese Karsdorp)

Baby Romero fa salire la Lazio al 2° posto

Roma - Diventerà maggiorenne fra una settimana e il presidente Claudio Lotito ha già rassicurato i tifosi: «Lui è e sarà il futuro della Lazio». Intanto Luka Romero, classe 2004, porta i biancocelesti al secondo posto in classifica segnando con un guizzo sulla respinta imperfetta del portiere il gol che decide la complicata ed equilibrata sfida con il Monza.

Il gioiellino nato in Messico poteva vestire la maglia di tre nazionali: oltre a quella Tricolor, anche quella argentina (di cui sono originari i genitori) e spagnola (visto che ha abitato lì per dieci anni). Alla fine ha scelto la Seleccion ed è entrato anche nella lista dei preconvocati del ct Scaloni per il Mondiale in Qatar (ma non sarà tra i 26). Il più giovane calciatore a esordire in serie A con la maglia della Lazio (28 agosto 2021, dieci minuti nella sfida con lo Spezia all'Olimpico) entra all'inizio nel secondo tempo al posto di un deludente Cancellieri, a sua volta sostituto dell'infortunato Zaccagni, e risolve il match contro i brianzoli. La squadra di Palladino, orfana di Sensi, gioca una buona partita, crea qualche occasione e addirittura va in gol con Petagna nel primo tempo ma il Var segnala una posizione di fuorigioco dell'attaccante. E nel finale di gara si rivede anche Ciro Immobile: domenica in casa della Juventus una sfida dal sapore di Champions.

E a Roma l'onda lunga del derby continua. L'entrata a gamba tesa, dopo la sfida di Verona, di Mourinho su un suo giocatore (di cui non ha fatto il nome, ma che è stato individuato nell'olandese Karsdorp, il suo agente ha infatti chiesto spiegazioni alla società sulle frasi del tecnico) ha infiammato il dibattito fra i tifosi nelle radio e sui social.

«L'episodio per me è di una gravità inaudita, taglia fuori un calciatore che ora dovrà andarsene per forza - così Walter Sabatini, ex ds giallorosso -. Le sue parole sono state eccessive, forse perchè non è madrelingua: tradimento sa di patria o morte e invece è solo calcio...».

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