Un autogol. Dopo novanta minuti non pervenuti, la Juventus porta via pieno, grazie al disgraziato Venuti. Il risultato non ha altre spiegazioni valide, a parte il solito repertorio sul carattere e la voglia fino alla fine. Questo è il football difficile da digerire per chi perde e facile da incassare per chi si ritrova tra le mani il biglietto vincente. È stata la solita Juventus, idee poche e palla a Vlahovic sperando chissà che.
La solita Fiorentina che, come il Toro, gioca due partite all'anno, quelle contro la Juve, rabbia, fumi, aggressività ma almeno la voglia di andare alla conclusione che è alla base di questa disciplina. Un'altra semifinale di qualità modesta, come il derby di Milano ma stavolta nessuna decisione contestata a differenza del mancato rigore proMilan e della mancata espulsione di Lautaro, la partita del Franchi è dipesa dai viola con Italiano a urlare dal primo minuto e la tribuna caldissima pur in assenza di Commisso Rocco graziato dalla giustizia sportiva dopo i volgari insulti all'antico mestiere della madre degli Agnelli.
È un bel vivere quello del calcio italiano, confuso ai vertici con le beghe da trivio della Lega di serie A e il football di basso livello delle sedicenti protagoniste. La Juventus di Allegri continua a giocare male, ha comprato un fuoriclasse ma lo ha consegnato a un allenatore che ha smarrito idee elementari però conservando la presunzione, non c'è un solo juventino che sia migliorato con il livornese alla guida e senza Vlahovic la squadra fa fatica a tirare in porta.
Non è che la Fiorentina abbia dominato ma le sono bastate tre o quattro combinazioni per creare l'affanno consueto alla difesa bianconera schierata a tre e non essendo abituata a tale soluzione tattica.
Vlahovic ha giocato due partite in una, contro se stesso alla ricerca del gol e contro la coppia Milenkovic Igor che non lo ha accolto con le carezze, I fischi e i fischietti del popolo viola non hanno sfiorato il serbo che ha pelle dura, di certo il gioco, o sedicente tale, della Juventus non lo agevola, non lo aiuta, non lo sfrutta come si dovrebbe. L'autogol di Venuti e la vittoria farà dimenticare tutto questo.
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