Bologna per un giorno ritorna Basket City

Festa del basket bolognese che con la Virtus rinnovata, ritrovata, rigenerata nello spirito delle vere Vu nere porelliane, fa anche la festa alle nuove certezze di Milano caduta a Casalecchio (79-71) anche presentando il nuovo totem d'area Lawal che ha giocato 3', ma sembrava un pesciolone fuori dalla sua solita acqua. Dicevamo di Bologna che ha fatto il pienone a Casalecchio (7.900 spettatori) dove ci si giocava il primo posto, portando vecchie glorie e dedicando la notte all'Alberto Bucci allenatore della stella, il simpatizzante Romano Prodi fra l'ex presidente Cazzola e il Villalta che guida la macchina Granarolo nel nome dei suoi grandi padri cestistici, e un contemporaneo quasi esaurito al Paladozza (4.500), in città, per la partita di serie B in cui la rinata Fortitudo batte il Livorno.
Insomma una città che era Basket city dimostra ancora lo stesso amore pur nella crisi. Certo questa Virtus giovane si fa amare, una bella squadra da play off, non oltre, dove sta sbocciando il fiore Simone Fontecchio, classe 1995, figlio dell'ex azzurra Pomilio, padre grande ostacolista, 6 punti, un bel lavoro in difesa anche contro il Langford che coi suoi 20 punti ha cercato di rimettere in corsa una Milano sempre costretta ad inseguire (21-19, 37-35, 59-50), sovrastata a rimbalzo dove ha lasciato 14 palloni, mai coesa in difesa anche se Cerella le ha dato il massimo, in una serata dove Moss lotta come sempre, ma non segna (2 punticini). Walsh invece il nuovo mattatore virtussino con 15 punti.
Virtus in testa al campionato con Brindisi, guarda caso allenata dal bolognese Bucchi e Cantù, mentre Milano alla seconda sconfitta in campionato pensa alla sfida di venerdì in Eurolega al Forum contro Strasburgo, un avversaria facile in una partita delicata per presentare il vero Lawal.