Dopo la gioia di Doha, una tristezza dopo l'altra. È quello che sta accadendo al Milan. Prima la striscia nerissima di gennaio, con le tre sconfitte in una settimana e l'eliminazione dalla coppa Italia, poi ieri il colpo più duro rappresentato dall'infortunio capitato a Giacomo Bonaventura, uno dei protagonisti della supercoppa.
A Udine ha fatto gol prima di accasciarsi a terra in un ripiegamento difensivo. Spietata la diagnosi: ha riportato una lesione del tendine del lungo adduttore alla coscia sinistra. Dovrà essere sottoposto perciò a un intervento chirurgico che sarà effettuato nei prossimi giorni dal professor Sakari Orava, un luminare della materia, origini finlandesi, cliniche a Roma e Madrid, ha già ricucito i tendini di Beckham, Barzagli, Deschamps e Guardiola. Almeno 5-6 mesi il tempo necessario prima di rivederlo in campo. Perciò il verdetto è spietato: campionato finito per Bonaventura. Montella dovrà a questo punto ridisegnare il suo tridente d'attacco e puntare sull'ultimo arrivato, lo spagnolo Gerard Deulofeu che ha debuttato a Udinese raccogliendo qualche lusinghiero giudizio. L'alternativa sarà l'argentino Ocampos, passato in prestito dal Genoa-via Marsiglia- al Milan: ieri ha effettuato le visite mediche.
Nella sfortuna, è stato utile il contributo arrivato dal mercato di Galliani che ha reclutato, dopo la partenza di Luiz Adriano e Niang, due esterni d'attacco, entrambi mancini. Se l'è cavata con una prognosi meno preoccupante De Sciglio, uscito malconcio dopo l'intervento di De Paul: trauma distorsivo alla caviglia destra con interessamento dei legamenti della capsula. Un mese fuori la previsione dei medici. E anche qui Montella ha gli uomini contati (Abate, Antonelli e Vangioni). Perché oltre a De Sciglio è fermo per un guaio muscolare Calabria.
Al Milan così conciato la Ses (la società che tratta l'acquisto del club) ha scritto un tweet d'incoraggiamento esteso anche ai criticati Donnarumma e Locatelli: «I grandi campioni non si perdono d'animo: continuate a lottare».
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