
Ci siamo. L'Inter, dopo un lungo corteggiamento è in chiusura per l'acquisto di Ange-Yoan Bonny (Parma, foto a destra), per il quale il nerazzurri hanno superato una concorrenza sia in Italia (piaceva pure a Napoli e Roma) sia all'estero (lo volevano in Premier League). Decisivo il pressing del dt Piero Ausilio che si era mosso in tempi non sospetti, rivendendo nel classe 2003 caratteristiche ideali per ricoprire il ruolo di vice Thuram. La presenza poi di Cristian Chivu al timone dei nerazzurri ha fatto il resto, visto il feeling tra l'allenatore romeno e la punta. Bonny (foto a destra) firmerà nei prossimi giorni un contratto fino al 2030 da 2 milioni a stagione; mentre il suo cartellino sarà valutato 20-22 milioni. Da capire se contestualmente un elemento interista farà il percorso inverso verso Collecchio come contropartita. Ultimi dettagli da completare di un affare ormai delineato.
Si respira ottimismo pure in casa Napoli per l'arrivo di Ndoye (foto a sinistra). L'esterno offensivo è la prima scelta di Conte, che l'ha richiesto. Assalto in corso per strappare il classe 2000 al Bologna, che vuole almeno 40 milioni. Il match-winner della finale di Coppa Italia ha però già detto sì agli azzurri per un quinquennale da 3 milioni a stagione. Si registra una frenata invece per il passaggio di Musah ai Campioni d'Italia, che avevano offerto 22 milioni al Milan. Pochi secondi i rossoneri che non vogliono scendere sotto i 25: una fase di stallo che può portare alla rottura delle negoziazioni. In entrata il Diavolo resta in pressing per Xhaka (Leverkusen) e Guerra (Valencia); mentre Theo Hernandez continua a rifiutare le proposte degli arabi dell'Al Hilal. La Roma rimpiazza il dt Ghisolfi con Ricky Massara, che torna così nella Capitale per la terza volta in carriera. Oggi visite mediche per Dzeko con la Fiorentina.
Infine spazio agli allenatori: il Parma scommette sul 29enne Carlos Cuesta (vice di Arteta all'Arsenal) per il dopo Chivu; mentre l'ex Milan Sergio Conceiçao potrebbe ripartire dall'Al Nassr di Cristiano Ronaldo dopo il no di Luciano Spalletti, che ha rifiutato un biennale da 18 milioni a stagione.