Mantenere alta la tensione per regalarsi un goloso quarto di finale di Coppa Italia contro il Milan. La gara contro il Pordenone (ore 21), se da una parte mette brividi solo per questioni climatiche, dall'altra consentirà a Spalletti di far rifiatare chi ha tirato sinora la carretta e buttare nella mischia molti comprimari: «Fare una brutta partita vorrebbe dire creare un po' di difficoltà al nostro futuro, che passa anche da quelle che saranno le prestazioni di qualche calciatore nuovo che scenderà in campo».
Non usa mezze misure il tecnico di Certaldo che sa che la mancanza di motivazioni potrebbe essere un ostacolo di fronte ad un Pordenone che, nei giorni scorsi, ha scherzato molto sul divario tecnico esistente tra le due squadre sui social network. Ma che sarà sospinto da 3.000 tifosi pronti a gustarsi la magia di San Siro, stadio che domani ospiterà la sfida tra Milan ed Hellas Verona nell'altra gara di questa parte di tabellone: «Ci vuole intelligenza nell'affrontare queste partite prosegue Spalletti si presenteranno con un top player difficile da affrontare, la super-motivazione. Ci ho passato la mia vita professionale in quelle categorie e so che spinta danno queste gare. Venendo qui i cartelli oggi non dicono attenzione neve, ma attenzione Pordenone».
Spazio al turnover («Mi aspetto che qualcuno mi metta in seria difficoltà»), con Brozovic che torna tra i titolari così come Ranocchia in difesa.
Assente Joao Mario causa tonsillite, confermata in mediana la coppia Gagliardini-Vecino: «Chi giocherà? Karamoh, Cancelo, Dalbert, Padelli, Ranocchia ed Eder - conclude Spalletti - ad un paio di situazioni devo ancora pensarci. Io come Mourinho? Questo accostamento mi mette in imbarazzo, bisogna farla finita».
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