
Franz sta lottando. È in coma farmacologico, in terapia intensiva Matteo Franzoso (nella foto), promessa dello sci azzurro che sabato si è infortunato sulle piste di La Parva in Cile. Gli uomini jet dell'Italsci sono in Sudamerica per rifinire la preparazione. Come ogni anno la trasferta di protrae fino ad inizio ottobre, ma questo non è un anno qualunque, con le Olimpiadi 2026 a prendersi il calendario e i sogni dei ragazzi. Franzoso è uno di loro e da qualche stagione è compagno fisso dei big come Dominik Paris, Mattia Casse, Florian Schieder, Guglielmo Bosca e Giovanni Franzoni.
Nato a Genova, ha sempre frequentato Sestriere dove presto si è trasferito a vivere. Al Colle è cresciuto agonisticamente: 26 anni da compiere domani, ha al suo attivo 17 partecipazioni in coppa del Mondo, con un paio di top 30 nelle discipline veloci. In coppa Europa ha debuttato nel 2017 e vinto in superG a Zinal nel 2021. Due giorni fa, insieme al team, compresi i più giovani come lui, da Pietro Zazzi a Nicolo Molteni, stava provando un tracciato di superG. Franz è atterrato male da un salto e scivolato a grande velocità verso le reti di protezione che, purtroppo, non lo hanno contenuto. Franzoso è passato al di sotto delle protezioni, finendo la sua corsa contro un gruppo di barriere paravento. Il trauma cranico che ha riportato è molto importante ed esteso è l'ematoma che si è creato. L'atleta è stato subito elitrasportato in una clinica della vicina capitale Santiago. Le sue condizioni sono apparse da subito molto gravi: il ragazzo resta intubato, con un coma farmacologico indotto e la prognosi riservata. La commissione medica della Fisi, con la regia di doc Andrea Panzeri è in contatto costante con i medici cileni così come il gruppo delle Fiamme Gialle che di Franz sono la seconda famiglia sportiva. I genitori dell'atleta sono arrivati in queste ore in clinica dove si lotta contro il tempo e contro il destino.
La mente corre e torna ad un altro tragico incidente che ha colpito la squadra azzurra e un'altra giovane promessa dello sci: era fine ottobre quando Matilde Lorenzi perse la vita sul ghiaccio
della Val Senales, sempre durante un allenamento, fra le porte del gigante in quel caso. La campionessa sbattè la testa e poi finì fuori pista in un punto dove - così stabilirono le autorità non servivano altre protezioni.