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Cairo e Agnelli, in Lega calcio va in scena il derby di Torino

Dieci contro dieci. È questa la plastica spaccatura confermata dal voto di ieri al termine dell'assemblea della Lega di serie A

Cairo e Agnelli, in Lega calcio va in scena il derby di Torino

Dieci contro dieci. È questa la plastica spaccatura confermata dal voto di ieri al termine dell'assemblea della Lega di serie A. Dieci club, guidati da Juve, Inter, Lazio e Napoli a favore dell'offerta di Dazn (840 milioni) e contro la proposta del consorzio di fondi di private equity Cvc-Advent -Fsi (1,7 miliardi in cambio del 10%), altri dieci (il Cagliari ha cambiato fronte e passato all'opposizione) guidati da Cairo, presidente del Torino e dalla Roma, schierati a favore del consorzio e di Sky (750 milioni più il canale della Lega). A rendere ancora più vistosa la frattura un incidente procedurale: il primo gruppo di club infatti si è rifiutato di approvare il verbale dell'assemblea del 26 febbraio, passaggio formale di rito prima di dar vita all'incontro di ieri mattina, senza un apparente motivo di contestazione, lasciando perciò prefigurare una qualche iniziativa di natura legale. A quel punto il dibattito si è infiammato dando vita a una sorta di derby di Torino 2.0 perché Cairo e Agnelli sono intervenuti ciascuno per difendere le buone ragioni del proprio orientamento.

Il primo ha chiesto di invitare Sky a togliere un vincolo all'offerta per rendere più attraente la proposta, il secondo ha replicato affermando di considerare ormai tramontata la candidatura dei fondi e di voler firmare per Dazn. Alla fine dell'assemblea, grazie all'intervento mediatore del presidente Dal Pino, è stato trovato un compromesso ragionevole. E cioè è stato dato mandato alla commissione, insieme con l'ad De Siervo, di incontrare nuovamente i rappresentanti di Cvc-Advent e Fsi per negoziare l'ultima migliore proposta da sottoporre alle società. Non solo. In materia di diritti audiovisivi internazionali, poiché le offerte ricevute sono state giudicate insufficienti, stessa scelta: mandato all'ad e alla commissione di proseguire con la fase delle trattative private. Appuntamento alla settimana prossima mentre si avvicina la scadenza del 31 marzo, ultimo termine per accettare i risultati del bando.

In caso di mancato accordo (servono 14 voti su 20) si dovrà procedere a un nuovo bando.

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