Calcio e basket, che bel mucchio selvaggio

Tre squadre in due punti in Serie A, che salgono a otto sotto canestro

Calcio e basket, che bel mucchio selvaggio

Mucchio selvaggio e affinità elettive per calcio e basket che si dividono le feste televisive animando il teatro dello sport con classifiche che, almeno per Natale, consentiranno a molti dirigenti, giocatori, allenatori, tifosi di scrivere una letterina per avere qualcosa di meglio di un sogno scudetto.Tutti insieme appassionatamente. Sei punti fra l'Inter prima in classifica e la Juventus detentrice quinta con le prime tre racchiuse in due punti. Cinque squadre al comando nel basket, otto in due punti, per spezzare in due un torneo che, come quello del pallone, sa chi sono i più ricchi, ma, per fortuna, non conosce ancora chi è davvero più forte.Rubando ad un grande drammaturgo tedesco il bello di questi due campionati è che l'anima dei protagonisti somiglia all'acqua, mentre la sorte degli uomini, cominciando dagli allenatori, è come il vento. Dicevamo delle affinità elettive e le due squadre campioni, Juventus e Sassari, sono costrette ad inseguire, in Sardegna, addirittura, hanno mandato via l'allenatore come per fortuna non hanno mai pensato di fare nella nobil casa bianconera con Allegri anche quando andava male.

L'Inter al comando è sorella in armi, nella stessa città tanto esigente, dell'Emporio Armani che, come la squadra di Mancini, non gioca sempre benissimo, sta comunque davanti. Meno tormentati di Fiorentina, Napoli e Roma i fraticelli del basket che portano la maglia di Reggio Emilia, Cremona e Pistoia e della sorprendente Trento, due anni fa in A2, che assomiglia in tante cose, programmazione, struttura societaria, al Sassuolo che galoppa davanti al Milan.Provinciali che si fanno rispettare come l'Atalanta di nonno Reja, molto simile alla Cremona del veterano Pancotto dei canestri e a Pistoia che è stata anche sola al comando sapendo che il suo scudetto sarà la salvezza, obiettivo che a Bergamo e in Toscana sembra già raggiunto.Dicevamo del Milan che assomiglia anche troppo alla Virtus Bologna, una delle società con più titoli che ora è tormentata in fondo alla classifica un po' come Varese che nei prossimi giorni festeggerà i suoi settant'anni in occhiali scuri dopo l'ultima stangata casalinga presa da Avellino. Fino a ieri anche Cantù, altra grande nell'Europa dei canestri, sembrava messa male, poi è arrivato un samaritano dalla Russia a rivitalizzare organico ed ambiente, quello che non sembra più esserci alla Lazio e nel giardino pieno di foglie morte della Sampdoria che, anche cambiando allenatore, sta dilapidando la sua misera dote salvezza. Il prossimo turno di campionato potrebbe sparigliare le carte in testa al campionato di basket e l'Inter potrebbe anche tentare la fuga perché una fra Napoli e Roma, Juventus e Fiorentina, potrebbe trovarsi soltanto con le spine della rosa che ora condivide con le inseguitrici dei neroazzurri.

Tutti insieme appassionatamente, sarebbe bello poterlo cantare ancora per un po' di tempo aspettando che il Toro di Ventura faccia meglio della Torino cestistica appena rientrata in serie A e messa ai piombi nel fondo classifica.

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