
Più forte anche del caldo asfissiante. Nella fornace di Shanghai, a 38 anni e 4 mesi, Novak Djokovic ha risposto nuovamente presente. Opposto al "cinghialotto" spagnolo Jaume Munar, giocatore tutto corsa e sacrificio, un Everest da scalare: infortunio alla gamba sinistra, disturbi gastrointestinali e tanta stanchezza. Ingredienti di una partita da tregenda che il "vecchio" Djokovic ha fatto sua col punteggio di 6-4, 5-7, 6-2 in 2 ore e 41 minuti di gioco. Il serbo è diventato il più vecchio tennista a raggiungere i quarti di finale in un "1000". In carriera sarà anche il 97° quarto in tornei di questa categoria. Curiosamente il suo avversario, il belga Zizou Bergs, sarà al primo quarto in un evento del genere. Nole, da par suo, ha il sogno di conquistare il titolo n.100, approfittando della rinuncia di Carlos Alcaraz e del ritiro per crampi di Jannik Sinner.
L'altoatesino è stato vittima del clima anormale in Asia: oltre 30°C e tasso d'umidità al 90%. Ben sette abbandoni nei primi tre turni. Il danese Holger Rune ha chiesto una tutela: "Perché l'ATP non ha una regola sul calore? Volete che un giocatore muoia in campo?". Il riferimento è a una norma, la "Heat Rule", non applicabile però nel circuito maschile e di cui si era già parlato lo scorso agosto quando il francese Rinderknech collassò in campo contro il canadese Felix Auger-Aliassime. Questo protocollo è previsto, invece, a livello femminile e negli Slam: "La sospensione del gioco sarà definita quando l'indice di stress termico (WBGT) raggiunge o supera i 32,2 gradi Celsius o quando l'indice di calore (temperatura apparente) raggiunge o supera i 40,1 gradi Celsius". Da capire se l'ATP vorrà aggiornare il regolamento e favorire la sospensione dei match vista la criticità a Shanghai.
In questo contesto, Lorenzo Musetti sfiderà il citato Auger-Aliassime e sarà un vero e proprio scontro diretto per la qualificazione alle ATP Finals. Propositi di vittoria anche per Jasmine Paolini, all'esordio contro la cinese Yuan a Wuhan.