La carica dei 500 giovani aspiranti «camionisti» E c'è già il primo assunto

Valerio Boni

Roma «Progetto giovani conducenti» è il programma finanziato dall'Albo degli autotrasportaori del ministero dei Trasporti, un'iniziativa varata nel 2017 con l'obiettivo di predisporre un percorso formativo riservato ai giovani studenti delle scuole professionali per introdurli nel mondo del lavoro come conducenti di veicoli industriali. La prima fase di questo progetto ha portato, con risultati superiori alle aspettative, all'inserimento di 500 ragazzi nell'iter di formazione finanziato dal Comitato centrale dell'Albo, costretto a rivedere l'investimento inizialmente fissato in un milione di euro, portato a 4 milioni.

Si è trattato di un successo non preventivabile, anche se da più parti arrivavano i segnali di uno scarso ricambio generazionale in un'attività che si sta evolvendo a ritmi ancora più sostenuti di quelli dei veicoli. Oggi sono oltre 775.000 i titolari italiani in possesso della «carta di qualificazione del conducente», ma solo circa il 4% di questi si può definire giovane. Senza dimenticare che nell'ultimo decennio l'offerta si è contratta di oltre 180.000 unità, che si auspica possano essere rimpiazzate da «camionisti» appartenenti a nuove generazioni, le uniche in grado di convivere al meglio e di sfruttarne le capacità, con le tecnologie per il risparmio dei consumi, la riduzione delle emissioni e la sicurezza. Il programma ha proprio questo scopo, rendere agevole l'accesso alla professione. Con una speranza, come ha tenuto a precisare Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri): «Che i giovani formati con il contributo dello Stato non finiscano poi per trovare impiego in aziende di altri Paesi (Francia o Germania, a esempio) dove il fabbisogno di conducenti è sentito come in Italia, ma le condizioni di lavoro sono più favorevoli».

Oltre a ministero e Unrae, un partner importante di questa iniziativa è il Centro nazionale opere salesiane per la Formazione e l'Aggiornamento Professionale che contribuisce alla sensibilizzazione degli studenti con un road show, incontri che si sono già svolti a Verona, Palermo, Bari e Roma.

E proprio nel corso dell'ultimo di questi si è visto il primo risultato tangibile dell'importanza del programma; uno dei ragazzi prossimo all'abilitazione e chiamato a intervenire come testimonial ha trovato occupazione in diretta al'interno della struttura di un autotrasportatore intervenuto al convegno.

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