Un brutto infortunio, sostituzioni sgradite e cinguettii stonati, ma soprattutto una firma che non arriva. L'Inter ufficializza il caso Wesley Sneijder che negli ultimi due mesi è rimasto ai margini della squadra non solo per il guaio muscolare alla coscia sinistra ma per non aver ancora accettato di spalmare il suo ricco ingaggio di sei milioni a stagione che scade nel 2015. Lo ha rivelato Marco Branca ieri a Sky: «La situazione di Sneijder è che stiamo discutendo da tempo la modifica contrattuale. La decisione tecnica e della società di non utilizzare in questo frangente il giocatore va ricondotta all'attesa di maggior serenità e chiarezza». Immediata la replica del papà di Sneijder: «Siamo contenti che l'Inter abbia reso pubblica la situazione. Noi non stiamo forzando nulla e non saremo forzati. Ora decideremo tutto».
Insomma adesso si gioca a carte scoperte. L'unica offerta è quella dell'Anzhi di Eto'o ed Hiddink. Ma lui sogna la Premier League e il Manchester United che si è già defilato la scorsa estate spaventato dall'ingaggio. L'Inter, invece, fiuta l'affare economico in tempi di magra (Branca ha anche chiuso ad eventuali acquisti di gennaio) perché risparmierebbe trenta milioni di ingaggio e ne incasserebbe quindici di cartellino.
Non solo. Se a parole, Stramaccioni su tutti, Sneijder è considerato fondamentale. poi bisogna fare i conti con la realtà. Senza di lui l'Inter ha spiccato il volo col tridente e ora fargli posto non è semplice. Poi ci sono i guai fisici: nella passata stagione ha disputato appena venti partite di campionato, adesso è fermo dalla gara col Chievo del 26 settembre.
Non mancano le uscite a vuoto: dalla polemica per la sostituzione col Torino al tweet sulle cure a Los Angeles. La società non gradì e vietò i cinguettii olandesi.
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