Che tristezza il caso Schumi

Hamilton alla Mercedes, Perez alla McLaren e Michael messo alla porta in modo inglorioso a fine stagione. Le ragioni di un fallimento

Che tristezza il caso Schumi

Il cognome che fa più effetto è quello di Schumi. Solo poi vengono quelli dei piloti che oggi hanno messo in moto il casco-mercato, ovvero i vari Hamilton che andrà alla Mercedes e Perez che andrà alla McLaren e Massa che a questo punto dovrebbe e potrebbe restare in Ferrari. Prima di loro, prima di tutto, a fare effetto è lui, il kaiser delle piste, meglio dire l’ex kaiser. Perché se è vero che il grande movimento nel Circus è firmato da Lewis che lascia la McLaren e dai tedeschi riceverà 75 milioni di euro per tre stagioni, a imprimersi in tutti noi è l’addio inglorioso di kaiser Schumi a cui la Mercedes non ha rinnovato il contratto e neppure ha voluto saperne di riaverlo come pilota, limitandosi a offrirgli un ruolo di ambasciatore principe del marchio.

Schumi con il contratto in scadenza e messo alla porta per il prossimo anno fa effetto perché con 91 Gp vinti in carriera, con 7 titoli mondiali in tasca, dopo essersi ritirato a fine 2006 comunque al termine di un mondiale in cui aveva lottato per il titolo, questo prevedibile sputtanamento - l’abbiamo sempre scritto, troppe nuove regole, troppi i suoi 41 anni all’epoca del rientro- il grande tedesco avrebbe potuto evitarselo. Lo doveva a sé, lo doveva a milioni di tifosi. Invece è riuscito a disintegrare una splendida e ingorda favola di vittorie e successi.

E adesso gli restano ancora sei Gran premi.

Possibilmente evitando di tamponare altri piloti come accaduto con Vergne a Singapore, e poi… Poi a casa. Anche se qualcuno giura che potrebbe insistere e finire in Sauber. Però, suvvia, meglio non crederci. Sarebbe troppo triste.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica