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Chievo-Juventus 0-1 Bianconeri più forti anche del tabù Allegri

Juve che riprende dove aveva finito. Esordio vittorioso a Verona e Bianconeri che sfatano anche il tabù Allegri, solitamente condottiero di squadre non esaltanti ad avvio Torneo

Caceres, protagonista delle rete bianconera
Caceres, protagonista delle rete bianconera

La Juve ricomincia da dove aveva finito la scorsa stagione, cioè vincendo, seppure col minimo sindacale.

I Campioni in carica hanno, infatti, incamerato i primi tre punti dell'annata che nelle speranze dei tifosi e di Allegri dovrebbe portare il quarto tricolore di fila, battendo col risultato minimo (1-0) il Chievo di Corini. Per Allegri è un ritorno alla vittoria alla prima di campionato, dopo quattro anni in cui aveva sempre fallito l'appuntamento coi tre punti. La sua Juve ha giocato bene, ma ha rischiato qualcosa di troppo nel finale, a dimostrazione del fatto che le partite bisogna chiuderle, sfruttando le occasioni che si creano.

I Bianconeri hanno iniziato con la classica difesa a tre, Marchisio a fare le "veci" di Pirlo e con il debutto assoluto del giovanissimo Coman. Il tecnico del Chievo ha, invece, sorpreso tutti, lasciando fuori Paloschi e optando per un 4-5-1, schieramento che ha fatto subito comprendere come l'idea fosse quello di limitare la Juve in mezzo al campo: la mossa non è riuscita, perchè la differenza tecnica è stata troppo ampia. Gli ospiti si sono dimostrati più in palla anche fisicamente e così gli Scaligeri sono stati costretti a giocare schiacciati nella propria metà campo, deludendo quanti tra i propri tifosi speravano di poter vedere Schelotto e Birsa mettere in difficoltà la difesa campione d'Italia.

Bianconero che non sembrano aver risentito del cambio alla conduzione tecnica, visto che dopo sei minuti si sono trovati già avanti, anche se su autogoal. Caceres ha allungato la parabola di un corner battuto da Tevez e ha colpito Biraghi, la cui deviazione ha messo fuori causa il portiere del Chievo. Dopo il goal la Juve ha continuato a spingere, creando almeno sei occasioni in cui, con un po' più di fortuna, sarebbe potuto arrivare il raddoppio. Basti pensare alle due traverse colte con Tevez prima e con Caceres poi o al palo del Cileno Vidal, imbeccato da un "Apache" in grande giornata.

La ripresa si è aperta con un doppio cambio effettuato da Corini, che ha buttato nella mischia Paloschi e l'ex atalantino Radovanovic. La squadra è così passata ad un 4-4-1-1, che però non ha dato i frutti sperati. E' stata infatti la Juve che ha continuato a creare occasioni, le quali sono arrivate spesso da iniziative di Lichsteiner sulla destra, vero e proprio nervo scoperto della retroguardia del Chievo. I Bianconeri hanno sfiorato il goal del k.o con Coman, una delle note più liete del match, ad inizio ripresa e al 65°, oltre che con Llorente al 75°. Tuttavia il risultato è rimasto in bilico fino al fischio finale e la Juve ha rischiato la beffa, quando al 77° solo un grande Buffon ha negato il goal a Maxi Lopez.

538em;">Insomma: un'ottima Juve, che però dovrà lavorare per migliorare in fase realizzativa, quanto alla squadra di Corini, i punti salvezza se li dovrà cercare in sfide più alla sua portata.

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