nostro inviato a Montpellier
Nella Nazionale degli "assatanati", termine coniato da Insigne per indicare una delle caratteristiche principali che il gruppo azzurro ha ereditato da Conte, si è abbattuta la maledizione del centrocampo. Il reparto si era già svuotato di talenti molto prima delle scelte finali del ct: Claudio Marchisio si è rotto il crociato a metà aprile, Marco Verratti un mese più tardi ha deciso di operarsi per risolvere il problema della pubalgia che lo ha assillato per tutta la stagione. Con Andrea Pirlo fuori gioco per essere emigrato negli States e quindi aver perso il ritmo del calcio italiano, con l'esclusione del Jorginho positivo del campionato ma poco adatto tatticamente a questa Nazionale, ad Antonio Conte non sono rimasti che due registi da portare in Francia: Daniele De Rossi e Thiago Motta. E ora che bisognerà «scalare l'Everest» (così Florenzi immagina la sfida con la Germania), non ci saranno nemmeno loro: l'oriundo paga il doppio cartellino giallo con Belgio e Spagna - evitabile il colpo a Busquets nella partita di Parigi -, il romanista il contrasto con Jordi Alba che gli ha procurato un infortunio alla coscia sinistra. Per l'esattezza «un violento trauma contusivo con ematoma ma anche una disinserzione (leggi rottura di fibre) parziale del muscolo vasto laterale», la diagnosi del professor Castellacci.
Recupero praticamente impossibile, il problema è serio e mancano pochi giorni alla partita con i tedeschi. Nella quale darà forfait anche Candreva, la cui ricaduta per il problema all'adduttore destro non gli consentirà di guarire in tempo. Un'Italia senza regista, quindi, anche se da tempo il ruolo è in via di estinzione. Nella squadra di Conte, in particolare, il gioco riparte addirittura dalla retroguardia con Bonucci con il centrocampista centrale che funge più da quarto difensore aggiunto che da geometra della manovra azzurra. Da oggi prove tattiche di Conte al centro Gasset per ritoccare il reparto.
Due le soluzioni possibili, legate entrambe all'inserimento in squadra di Sturaro: nella prima nessun cambio di modulo con Parolo regista nel 3-5-2 (al momento la più probabile), la seconda con l'avanzamento di Giaccherini sulla linea degli attaccanti per un 3-4-3 o un 3-4-2-1. «La Germania avrà un giorno in più di riposo? Non dobbiamo cercare scuse, chi lo fa è un perdente», sottolinea Florenzi, che sostituirà Candreva sulla fascia destra, zona del campo dove «mi trovo a mio agio».MDD
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