Il cinepanettone di Wanda fa tutto per... esaurire l'Inter

La Nara: «Va pagato come Higuain... Volevano darlo alla Juve». Ausilio: «Folclore». Marotta: «Si tratti in silenzio»

Davide Pisoni

L'Inter ha il suo cinepanettone: Natale con il rinnovo di Icardi. Il lancio del film lo ha firmato Wanda Nara, moglie e procuratore del capitano nerazzurro. Che maneggia social e ospitate televisive facendo gli interessi familiari. Dopo tweet notturni sulla lettura di fantomatici contratti, in realtà era quello di sponsorizzazione della Nike, ecco l'uscita a Tiki Taka. «Siamo lontanissimi dal rinnovo», la frase che ha mandato in fibrillazione l'ambiente interista. Non solo. Wanda Nara ha anche fissato il prezzo: «Quanto prende Higuain?». Ecco il nocciolo della questione: dieci milioni di euro a stagione. Il riferimento al Pipita non è casuale, all'ex bianconero il Milan garantisce qualcosa come 9,5 milioni a stagione. Praticamente il doppio dell'attuale stipendio di Maurito. Al quale l'Inter avrebbe proposto di passare dagli attuali 4,5 milioni a sei milioni più bonus; il giocatore ne chiede otto. Insomma l'arrivo all'ombra della Madonnina di Higuain, ha alzato le richieste di Icardi nella stagione in cui ne ha preso il posto al centro dell'attacco dell'Argentina.

Nella trama c'è anche un retroscena. L'estate scorsa c'è stato un contatto tra Inter e Juventus per Icardi. Nell'operazione poteva entrare anche Higuain. Questi i fatti. Poi ognuno racconta la sua versione. Wanda Nara: «L'Inter lo voleva mandare alla Juventus. È stato Mauro a dire di no. Ha rifiutato anche più soldi, aveva già un piede fuori. E la Juve per convincermi aveva detto che avrebbe giocato con Ronaldo». È un gioco delle parti. Il ds Piero Ausilio ieri ha risposto: «Rispondo con una risata. Sono dichiarazioni folcloristiche: Icardi non andrà mai alla Juventus».

Su una cosa le parti convergono: «L'ultima proposta, di due mesi fa, non è stata accettata», l'ammissione di Ausilio. La stessa Wanda Nara aveva detto: «Mi hanno chiamato nel mezzo della Champions, ma avevo risposto che era preferibile aspettare dopo il girone». Probabilmente nei discorsi entrerà anche la riflessione sull'uscita prematura dall'Europa nobile. Anche perché al debutto su quel palcoscenico Icardi ha fatto la sua parte, con quattro gol in sei partite. Altro argomento che porta la moglie-procuratrice ad alzare l'asticella: «Avete visto quanto ci tenevo e quanto ho pianto. Ma perché devo fare sempre io la figura di m...? Perché non si dice qualcosa a Suning?». Forse tirare in ballo la famiglia Zhang non è consigliabile. Di fronte a un'offerta clamorosa, da 120-140 milioni potrebbe succedere di tutto. Anche se Ausilio è deciso a riportare la trattativa nei canoni classici: «Vogliamo rinnovargli il contratto, non parliamo sui social o in tv, ma in sede. Tutto quello che è social è cinepanettone e non ci riguarda». Concetto ribadito da Marotta alla cena di Natale del club: «Più silenzio farebbe bene. La trattativa deve essere riservata e svolta nei luoghi giusti».

Rimangono così le buone intenzioni. «La priorità è rimanere in nerazzurro, ovviamente», rassicura Wanda. Ausilio risponde: «Siamo molto contenti di Icardi, vogliamo chiudere la trattativa». Il finale del cinepanettone dell'Inter sembra già scritto.

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