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Dal Circus al Circo Bianco. I papà-jet sulla neve "smentiscono" Ferrari

Il Drake diceva: "Un pilota perde un secondo al giro a ogni figlio". Non vale per i discesisti

Dal Circus al Circo Bianco. I papà-jet sulla neve "smentiscono" Ferrari

Val Gardena. Enzo Ferrari diceva che un pilota perde un secondo a giro per ogni figlio che gli nasce. Non ho le conoscenze necessarie sul mondo dei motori per stabilire se la sua previsione si sia avverata o meno, so invece che nello sci sembra valere la regola opposta: fai un figlio e vai più forte. Chiedere a Dominik Paris per conferma, ma anche a Beat Feuz e a Kjetil Jansrud, grande favorito in questa due giorni di velocità sulla Saslong della Val Gardena, la classica della coppa del mondo maschile che farà da aperitivo alle gare dell'Alta Badia (gigante domenica e slalom lunedì) e all'appuntamento con lo slalom della 3Tre di Madonna di Campiglio martedì prossimo.

Nico è nato nel luglio 2018 e nell'inverno successivo Paris ha centrato la miglior stagione della carriera, vincendo il titolo mondiale e la coppa del mondo di superG. Ora i figli di Dominik sono due, in primavera è nato Lio, e forse non subito perché la condizione non può essere al massimo al rientro dall'infortunio al ginocchio di gennaio, ma l'azzurro dopo la paternità ha mantenuto intatta la sua voglia di andare forte, di rischiare, di dare tutto in ogni metro di pista e bastava vedere la sua delusione ieri dopo il 38° tempo nella seconda prova della discesa (gara domani, oggi è tempo di superG) per capire quanto abbia ancora il fuoco dentro.

Beat Feuz nel marzo 2018 è diventato per la prima volta numero 1 mondiale della discesa e la nascita di Clea nel giugno di quell'anno non lo ha certo distolto dagli obiettivi, visto che nel 2019 e nel 2020 si è confermato nel ruolo di sciatore più veloce della coppa. «Essere papà fa sentire più leggeri nella testa e nello sci quando arrivi al massimo livello la testa conta più di tutto il resto». Prova ne è il fatto che lo svizzero nelle prove si perde sempre nella mischia di metà classifica e in gara invece non esce dai primi sei da tre anni, con 18 podi in 24 gare. «Mi motiva anche sapere che Clea e Katrin (la compagna, ex slalomista austriaca) sono a casa davanti alla televisione a fare il tifo».

Facendo un passo indietro, Peter Fill diede il massimo in carriera dopo la nascita del primogenito Leon (sua la coppa del mondo di discesa nel 2016 e 2017) e quando capì che essere papà lo aveva fatto accelerare anziché rallentare, disse alla compagna che forse sarebbe stato meglio decidersi prima. Kjetil Jansrud è invece diventato papà la scorsa estate e a 35 anni sembra più motivato che mai, «perché ora oltre che l'atleta devo fare anche il padre e questa esperienza rende il mio lavoro ancora più importante. Sono in giro per il mondo mentre la mia compagna sta a casa ad accudire la nostra bambina, mi sento quindi in dovere di dare il massimo per loro, per dare un senso ancora più profondo alla mia passione che è ora diventata anche il mezzo di sostentamento alla nostra famiglia». Ieri, pur senza spingere fino al traguardo, nella prova della discesa il norvegese è stato secondo solo al compagno di squadra e detentore della coppa Alex Kilde, che sia giunta anche per lui l'ora della prima da papà?

Il programma: discesa femminile Val d'Isère ore 10.30 e SuperG maschile Val Gardena ore 11.45.

TV: Raisport ed Eurosport.

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