Sport

Con Citroën C5 Aircross verso i monti dell'Atlante

Sterrati, sabbia, pietre: la novità della Casa francese messa alla prova alla vigilia del lancio

Cesare Gasparri Zezza

Marrakech «Giunto là 've d'Atlante il capo e 'l fian coscorgea, de le cui spalle il cielo è soma; d'Atlante la cui testa irta di pini, di nubi involta, a piogge, a vènti, a nembi è sempre esposta...».

Un passo dell'Eneide, un ricordo scolastico si palesa nella nostra mente quando, a bordo della C5 Aircross, il nuovo Suv di Citroën, scorgiamo in lontananza la catena dell'Atlante che rompe la monotonia dell'orizzonte.

Le strade, qui, sono lingue d'asfalto appoggiate su una terra rossa; spesso strette, bisogna prestare sempre la massima attenzione nella guida. Sconnesse, sporche di sabbia e detriti lasciati da altri mezzi. Un terreno perfetto per mettere alla prova due delle principali innovazioni della Casa transalpina.

Le sospensioni con smorzatori idraulici progressivi («Progressive Hydraulic Cushions»), a effetto tappeto volante, e i sedili «Advanced Comfort», capaci di attenuare le asperità del terreno. Se a queste due soluzioni si aggiunge il trattamento insonorizzante dell'abitacolo, che riduce al minimo le sonorità esterne, essere a bordo della C5 Aircross é come trovarsi in una meravigliosa bolla di benessere.

La vettura francese ripropone il bel viaggiare che una volta offrivano la CX o la DS Pallas, nota come la Dea del lusso. Il nuovo Suv è lungo 4,50 metri, largo 1,84 e alto 1,67. L'abitacolo ha una plancia dallo sviluppo orizzontale con una grafica digitale dal fascino retrò. Display digitale da 12,3 e un Touch Pad da 8, 20 sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione e tecnologie di connettività all'avanguardia. Tra queste, l'«Highway Driver Assist» che, combinato con l'«Adaptive Cruise Control», lo «Stop&Go» e il «Lane Positioning Assist», punta su una guida sempre più assistita e autonoma. Per gli amanti dell'off-road c'è il «Grip Control» con i programmi: Sabbia, Fuoristrada, Neve, Esp Off e l'«Hill Assist Descent». Garantisce una reale versatilità di guida praticamente su tutti i fondi stradali. Per gli smartphone che la supportano, è possibile la ricarica wireless.

Alla nostra sinistra si palesa uno ksar, il termine deriva dall'arabo e vuol dire castello, villaggio fortificato. Formato da un'area quadrata o rettangolare, la struttura che ospita delle abitazioni e dei granai è cinta da mura. Un gruppo di bambini si ferma a guardarci passare, mentre la loro palla rotola via senza controllo.

La C5 Aircross della nostra prova è equipaggiata con un motore turbo benzina PureTech, 4 cilindri di 1.6 litri da 181 cv e cambio automatico EAT8 («Efficient Automatic Transmission») di ultimissima generazione. I consumi, (17,2 km/litro per il modello in prova) secondo il costruttore: il 7% in meno rispetto all'uso del precedente cambio EAT6.

Il modello è disponibile anche nelle motorizzazioni turbo benzina PureTech 3 cilindri 1.2 da 131 cv e turbodiesel BlueHDi 4 cilindri: 1.5 litri da 130 cv e 2 litri con 177 cv. Tutti i motori sono omologati Euro 6.2. Dal 2020 sarà disponibile anche la versione Plug-in Hybrid, ricaricabile alla spina e con un'autonomia a zero emissioni superiore a 50 chilometri.

Quattro gli allestimenti e 30 le combinazioni per gli esterni grazie a 7 tinte per la carrozzeria, una proposta bi-colore con tetto a contrasto Black e 3 Pack Color costituiti da dettagli colorati sul paraurti anteriore, sugli Airbump nella parte inferiore delle porte anteriori e sul profilo inferiore delle barre al tetto. Prezzi a partire da 25.700 euro.

Il lancio è vicino: nel weekend del 19-20 gennaio 2019.

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