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D omani sera a Caserta l'Emporio Armani potrebbe allungare i suoi record "facili" nel campionato italiano, ma intanto andrà in campo denudata dall'esclusione in Eurolega con un turno d'anticipo che renderà soltanto accademica la sfida di giovedì contro il Cska Mosca che al Forum si giocherà il primo posto nel girone conteso dal Fenerbahce di Obradovic.

La sconfitta di Istanbul contro l'Efes davanti ai seimila spettatori scarsi dell'Abdi Ipecki, ha chiuso la corsa nell'Eurolega che doveva essere il vero obiettivo per la squadra più ricca del nostro campionato. Invece restano queste angosce dell'Emporio Armani in un momento di amara riflessione per il basket italiano escluso dalle fasi decisive di tutte le coppe, anche quelle minori, appena risvegliato soltanto dall'arrivo di Metta Airston a Cantù, messo in apprensione dalla sua povertà organizzativa, dai palazzetti indegni, dai dubbi degli azzurrabili che giocano la Nba dopo il messaggio criptico di Belinelli che da San Antonio ha fatto sapere di non poter garantire la sua presenza agli Europei.

Comunque sia eccoci davanti all'eliminazione di Milano che fa peggio dell'anno scorso pagando gli errori all'inizio della seconda fase, meno 20 in casa col Novgorod, meno 19 a Vitoria, nessun successo importante, una reazione tardiva in un gruppo sbagliato all'origine, in una squadra dove i progressi evidenti di Alessandro Gentile confondono l'analisi tecnica perché appare evidente il disagio della vita di gruppo in società dove i privilegi, come capita in ambienti artistici, tipo la moda, fanno dimenticare che il problema nello sport è fare in modo che ciascuno si senta qualcuno perchè nessuno si senta nessuno.

Certo rivincere lo scudetto sarebbe già importante e sulla carta non esistono rivali, ma la sconfitta in coppa Italia contro Sassari ha messo un tarlo nella testa di giocatori che si aiutano poco. Quando il pallone scotta i tradimenti al progetto di gioco elaborato da Luca Banchi vanno in malora.

Nel campionato, in una serie lunga di play off, i pericoli saranno minori, ma ricordando le sofferenze dell'ultima stagione Milano dovrà fare attenzione anche perché le colpe, adesso, sono tutte scaricate sulle spalle di un tecnico che ha un altro anno di contratto, ma sente in giro voci di probabili alternative, da Recalcati a Obradovic a Pianigiani (con Messina in azzurro se non vrà una squadra Nba), sente rumori che fanno schricchiolare un po' tutto se è vero che Gentile potrebbe andarsene a Houston e molti giocatori sono in scadenza di contratto con l'angoscia di dover rifare una squadra per la terza volta in tre anni.

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