il commento 2 Grasso le canta e sovente stona

di Tony Damascelli
Finalmente scoperto il motivo della separazione consensuale tra la Juventus e Antonio Conte. Trattasi di un capello, anzi dei capelli finti di Conte che soffrirebbe per i capelli folti di Capello, suo predecessore e rivale. Lo ha spiegato, addirittura sulla prima pagina de Il Corriere della Sera, Aldo Grasso, docente e studioso di comunicazione, radio, televisione, varie ed eventuali. Dunque l'allenatore juventino non ha avuto problemi con i dirigenti del club, le strategie di mercato non lo hanno costretto all'abbandono, semmai è stato, ed è, lo specchio a dargli l'amara verità quotidiana, il dramma tricologico, «un crine di cavallo uscito dal paltò» concludeva il docente, citando, ma senza specificarlo ai contemporanei, il testo di una canzone del 1961, Il capello, cantata da Edoardo Vianello, scritta con Carlo Rossi. Aldo Grasso si era già occupato, con analoga copia di particolari e con leggera ironia, di Fabio Caressa, giornalista di Sky sport, definendolo “cotto e mangiato”, volendo forse alludere, chissà, forse, probabilmente, alla rubrica che Benedetta Parodi, moglie del Caressa, curava su Italia 1. Stranamente, si fa per dire, ieri, sullo stesso Corriere della Sera, ma non in prima pagina riservata a Grasso, ma in quelle dello sport, è stata pubblicata una intervista, dicesi riparatrice, con lo stesso Caressa, non a firma del Grasso di cui sopra, ma dell'ottimo Renato Franco. Sono cose che accadono quando si ha famiglia.

I lettori, comunque, attendono con ansia di leggere un articolo, ironico e sarcastico, anche su alcuni illustri giornalisti, del Corriere della Sera, che partecipano alle trasmissioni televisive, su Sky e affini. «Le mie gambe tremano, forse sono brividi...» (Guarda come dondolo, 1962, Edoardo Vianello-Carlo Rossi)

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