il commento 2 La Juve disfa ma gli altri non fanno

di Riccardo Signori
Qualcuno dirà: baciati dalla fortuna. Ma è possibile decifrare un bacio della buona sorte? Quali parametri usare? Rigori dati e non dati? Pali colpiti o subiti? Quattro secondi in più o in meno di gioco? Errori degli avversari? No, la Juve non è baciata dalla fortuna. Il suo alleato è nettamente più importante e decisivo: si chiama Napoli. Non c'è squadra che in questo campionato abbia giocato a favore della Madama quanto la compagnia dei piedi di seta mazzarriani. Anzi, di peggio. Nostra Signora dello scudetto sta facendo di tutto per complicarsi la vita e rendere il campionato più avvincente: perde quando serve. Ovvero quando deve restituire interesse al torneo. Ci prova ed ogni scusante è valida: dagli arbitri alle ingiustizie del calendario. Fin quasi a sfidare il senso del ridicolo. Ma poi gli altri ridicolizzano il buon cuore e buttano le chances. Per quanto fa la Juve, il Napoli disfa. Una dannazione per noi spettatori che vorremmo appassionarci a un thrilling ed invece dobbiamo sorbirci un polpettone dalle battute scontate.
Direte: ieri non era così scontato che il Napoli perdesse ancora l'occasione. Vero, ma a questo punto dovremo tutti arrenderci all'idea che il Napoli non ha il fisico del ruolo, magari non è squadra da scudetto. Un bel gruppo di simpaticoni, un giocatore (Cavani) da 50 milioni di euro che però sta battendo la fiacca, un poveretto (Hamsik) al quale rubano illusioni e orologi, ma in assoluto una compagnia che stecca sempre la battuta finale. E la Juve ringrazia. Nemmeno la più ottimistica previsione le avrebbe accreditato tanti favori. E non limitiamoci a pensare solo alle grazie arbitrali. Qualche “contro” se l'è visto recapitare pure lei. Eppure è sempre lì, beata e solitaria. Magari un po' angustiata dalla Champions, non dagli avversari di campionato.

Le sconfitte sono arrivate a quattro, un'enormità rispetto all'anno passato. Potrebbero aumentare di numero, perché quando Pirlo è stanco, il centrocampo ansima e corre poco e le punte girano in folle, difficile uscirne bene. Eppure, nonostante Totti, ha vinto ancora.

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