di Riccardo Signori
T otti l'ha detta giusta. Non tanto sulla storia degli aiutini alla Juve. Quelli, storicamente e ciclicamente, li hanno avuti tutti. Piuttosto sul fatto che oggi la Roma, presa nei singoli giocatori, sia tecnicamente più forte della Signora. Indirettamente un apprezzamento al buon lavoro di Antonio Conte. Direttamente una presa di coscienza per chiunque guardi calcio senza l'occhio assatanato del tifoso. Ancora più intrigante, però, la domanda che ne consegue: ma se questa Roma, quella con i giocatori tecnicamente più forti, fosse la Juve (maglie, stadio, dirigenza) avrebbe vinto ugualmente gli scudetti? O peggio, sarebbe sempre la più qualificata a vincere anche quello di questa stagione? Non è una proposta da manicomio, piuttosto il dubbio che la Juve abbia una chimica, di squadra e spogliatoio, che la rende più forte anche di una squadra ipoteticamente più forte.
Dubbi, domande, convincimenti e incertezze sono il sale che ci regala questa partita, meno acida degli anni passati fuori del campo (vabbè Totti ha messo un po' di pepe) ma più decisamente calcistica nel piacere della sfida e di una sfida: l'unica vera, autentica, bellezza che ci rimane di un campionato altrimenti misero. Dobbiamo ringraziare Juve e Roma se non sbadigliamo. E se magari ci capiterà di vedere un calcio dignitoso, forse non assolutamente bello ma competitivo. L'Europa ci ha spiegato cosa siamo e dove rischiamo di andare a sbattere. Le nostre due regine si difendono con i numeri della classifica e delle classifiche (gol fatti e subiti, sconfitte) che valgono anche per i confronti in Europa, sono le migliori in Italia ed ora nessuno ha più dubbi. Le altre seguono con distacco e con tanta imperfezione.
La Juve quest'anno ha traballato più di quanto dicano i risultati. La Roma, forse, ha raccolto meno di quanto aveva fatto intuire la sua splendida serie iniziale di successi. Ma senza di loro questo campionato sarebbe un de profundis del nostro pallone. La Juve rispolvera sempre il meglio della sua credibilità: un pugno di giocatori di qualità superiore (Tevez, Pirlo, Buffon, Pogba e Vidal), e gli altri a remare senza alzare la testa. La Juve ha solidità morale e agonistica, capacità di trarsi d'impaccio magari valorizzando il giocatore che non ti aspetti: negli anni scorsi Vucinic e Quagliarella, quest'anno è comparso Llorente al momento giusto. La Roma ha grande qualità nel suo centrocampo con titolari (Strootman, Pjanic, De Rossi) ed anche qualche riserva. Sa devastare con Gervinho ed incantare con Totti. Perfino in difesa se la gioca: la Juve ha un Maicon ? Benatia fa pari, e forse meglio, con tutti i difensori bianconeri. La Juve ha Asamoah e Lichsteiner non altro. La Roma può usare Florenzi come le pare, ma anche Ljajic o Destro. Potrà mai Giovinco...? Godiamocele perché c'è poco altro di meglio in Italia. Veder Pirlo e Totti significa ritrovare calcio degli artisti.
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