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il commento 2 La variabile spezzatino ci ha stufato

di Marcello Di Dio

Per la terza volta in pochi giorni la Lega calcio ha cambiato il programma del penultimo turno di serie A. Ed è il trionfo dello spezzatino: due partite (inutili) domani, tre sfide (valide per la salvezza, ma perchè non metterci allora anche Napoli-Siena?) alle 12.30 di domenica, il derby Parma-Bologna alle 18, il big match Milan-Roma alle 20.45. Restano alle 15 solo le partite che riguardano la volata Champions (ma perchè allora non anticipare la sfida di San Siro?).
Una volta la contemporaneità delle sfide era garantita nelle ultime 4 giornate, poi si scese a due per la volontà delle tv (che pagano), l'anno scorso si arrivò all'ultima, con divisione di orario tra partite inutili e ancora decisive, cosa che avverrà anche domenica prossima. L'eccessivo spezzatino è una cosa tutta italiana: quest'anno abbiamo assistito a partite di martedì e persino di giovedì. Eppure che all'Olimpico di Roma avrebbe giocato la Nazionale di rugby o che il Giro d'Italia sarebbe transitato a Firenze di domenica si sapeva da mesi. Chi fa un abbonamento allo stadio in estate, deve già mettere in conto di saltare qualche sfida.
In Germania il calendario della Bundesliga deciso ad agosto rimane invariato tranne che per eventi atmosferici (ma lì si gioca pure sotto la neve, gli stadi sono attrezzati); in Inghilterra c'è il Monday night istituzionalizzato; anche in Francia il calendario difficilmente viene ritoccato.

Si dirà: ma lì si gioca il sabato, c'è un giorno di vantaggio. Risposta: non sarebbe il caso di ridurre le squadre e quindi il numero di partite?

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