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Al Concorso d'Eleganza la più bella del reame è un'Alfa 33/2 Stradale

Dopo la Mille Miglia, successo del Biscione anche all'evento di Villa d'Este. Tra i vip Simon Le Bon

Cesare Gasparri Zezza

Cernobbio (Como) Dopo aver lottato e vinto con una 6C 1500 Gs tra la polvere e le curve sulle strade della recente Mille Miglia, Alfa Romeo inanella un altro successo. Protagonista dell'impresa è la 33/2 Stradale del collezionista svizzero Albert Spiess, quale vettura più amata dal pubblico, che si è aggiudicata la «Coppa d'Oro» al Concorso d'eleganza di Villa d'Este. Un gioiello, quello del Biscione (motore V8 di 1.995 cc e 230 cavalli di potenza, 0-100 in 5,6, un tempo incredibile per una sportiva alla fine degli anno Sessanta) disegnato nel 1966 dal grande Franco Scaglione.

Quello di Alfa Romeo è stato un successo non scontato, visto che la 33/2 Stradale si è dovuta misurare con una cinquantina di concorrenti molte agguerrite e di altrettanto grande fascino. Il premio della giuria («Best of Show») è andato, invece, a una Ferrari 335 Sport del 1958; per le moto, il riconoscimento «Trofeo Bmw Group» è stato assegnato a una Major del 1948; mentre il pubblico («Trofeo Villa Erba) ha puntato sul sidecar Brough Superior SS80 del 1939. Tutto è iniziato con le vecchie signore a quattro ruote, schierate sulle rive del Lago di Como. Luccicanti, splendenti, immacolate, impeccabili. L'impressione, ammirandole, è che siano appena uscite dalle catene di montaggio, come la Rolls-Royce Phantom del 29, con intarsi in oro, e la struttura «Riviera town car» della Brewster, guidata in passato anche dal magnate Rockfeller. Nonostante l'opulenza e la maestosa arroganza, la nascita di quest'auto coincide con la «grande crisi» finanziaria che creò effetti recessivi devastanti dagli Stati Uniti all'Europa.

Sono ben 109 gli anni che porta sulle ruote l'Isotta Fraschini Fenc, una delle vetture più antiche esposte, prima sportiva della storia. Papà di quest'auto è Giuseppe Stefanini.

Dal 1929 il prestigioso Concorso d'Eleganza di Villa d'Este racconta la storia dell'auto e degli uomini che le hanno sognate e disegnate; leitmotiv, per questa edizione, le stelle del cinema, ben rappresentato dal titolo «Hollywood on the lake». «Ogni anno si cerca un claim particolare ha spiegato Sergio Solero presidente e ad di Bmw Group Italia -. Quello del 2018 è centratissimo», con stelle come la nuovissima Rolls-Royce Cullinan, esibita a Cernobbio in anteprima mondiale. Sempre più Case produttrici, infatti, scelgono occasioni mondane per presentare le ultime novità di prodotto. Il nuovo luxury Suv di Goodwood sarà certamente uno dei modelli preferiti dallo star system hollywoodiano.

Mentre alcuni membri della giuria, presieduta da Lorenzo Ramaciotti, ex capo del Centro stile di Fca, si avvicinano ad una Lamborghini Miura P 400 per ispezionarla, ecco comparire Valentino Balboni, lo storico collaudatore della Casa di Sant'Agata Bolognese. «Io questa vettura la conosco benissimo commenta l'ho consegnata personalmente. Mi ricordo che mentre Ferruccio (Lamborghini) parlava al proprietario per intrattenerlo, noi eravamo dietro, intenti a sistemare le ultime cose a bordo...». Pochi passi ed ecco schierati, per la prima volta nella storia di Villa d'Este, alcuni bolidi di Formula 1: la Tyrrel P 34 a 6 ruote e l'Alfa Romeo 182, custodite dai rispettivi piloti, Pierluigi Martini e Bruno Giacomelli, impegnati negli autografi e a scambiare opinioni e aneddoti con gli appassionati.

Alla sfilata delle vetture concorrenti, tra i tanti vip, ecco spuntare Simon Le Bon, leader dei Duran Duran, al fianco della moglie Yasmin, grande appassionata di auto, che come nel 2017 ha fatto parte della giuria. Le Bon, gentile e disponibile con chi gli ha chiesto autografi e selfie, ultra acclamato dalle fan (stile Anni '80) all'esterno di Villa d'Este, non si è formalizzato quando ha voluto dare una mano al team intento a spingere una Lancia Stratos: un simpatico siparietto per la gioia di fotografi, operatori tv e soprattutto blogger.

Contro ogni previsione, il sole splende in cielo e i giardini della vicina Villa Erba sono presi d'assalto. La vittoria dell'Alfa 33/2 stradale è già pubblica, e tutti fanno la fila per scattare un selfie da postare sui social. A qualche metro un gruppo di musicisti intona una deliziosa colonna sonora interrotta saltuariamente dall'urlo di qualche motore acceso per la gioia dei presenti.

Tutto scorre seguendo il copione, fino a quando l'evento si conclude con il solito successo. Alcuni appassionati si salutano dandosi appuntamento, la prossima estate, a Pebble Beach, altro importante concorso d'eleganza, questa volta in California. Sui green del Pacifico, Alfa Romeo potrebbe raccogliere il testimone di Lancia, vincitrice lo scorso anno.

Perché si sa, italian is better, italiano è meglio.

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