La nave è affondata ma sulle zattere e scialuppe si balla e si canta. Torna il campionato, tornano le fazioni, Ventura è trapassato remoto, Tavecchio non interessa più di tanto, la nazionale è stata fumata e spenta, si vada dunque con le sfide pesanti. Gli azzurri reduci e battuti non hanno futuro russo, se la spassano i foreign players, quelli che, invece andranno a Mosca e si godranno i mondiali. Prevedo molestie in campo, sfottò e provocazioni dei promossi, argentini, croati, brasiliani e belgi e tutti gli altri privilegiati non (s)venturati, in faccia ai bocciati di casa Italia. Chi ha avuto ha avuto, scordiamoci il passato, è questo l'inno verace del nostro calcio di condominio.
Il football dei club ha sapori diversi, oggi la serie A poi le coppe europee, nel giro di pochissimi giorni, rientriamo a parlare tra noi, con l'eterna presunzione di essere al centro dell'universo. La serie A si ripresenta con i fuochi d'artificio del derby di Roma, il cui orario di inizio, (18), crea problemi a commercianti, taxisti e affini della capitale, dovranno rinunciare alla gita all'Olimpico, pioveranno altri sacramenti contro Tavecchio. La partita è grossa comunque, tra due squadre non date per protagoniste all'inizio dei giochi ma riportate alla luce da due allenatori freschi, giovani, italianissimi, di storia romana, Di Francesco e Simone Inzaghi. Il sabato è grasso, perché, subito dopo il derby, c'è Napoli- Milan, posso pensare che al San Paolo ci saranno applausi caldissimi, coriandoli e piezz'e core per Lorenzo Insigne tradito dalla nazionale ma amatissimo dal pubblico napoletano.
Ma c'è un campano che vive vita opposta e sente l'odore acre dello zolfo, proprio davanti alla gente sua, Vincenzo Montella da Pomigliano d'Arco e Castello di Cisterna, sa benissimo che stasera il suo Milan sembra destinato ad accucciarsi ma il campo spesso contraddice le previsioni, Friends Arena e San Siro hanno ribadito il concetto. Il giorno appresso, dunque domani, si aggirano condor e iene attorno alla Juventus che gioca contro la Sampdoria in un campo difficile, stretto, caldo, dove chiunque può lasciare penne, gomme e astucci.
E a concludere la domenica l'Inter aspetta l'Atalanta, derby padano, sperando che Icardi non si presenti calando da un elicottero. Il circo è completo. Ultima curiosità: prevedo che personaggi e interpreti della federcalcio, dovunque essi siano, si terranno alla larga dagli stadi. Hanno già dato.
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