Se il voodoo funziona nel calcio

Dal Congo la soluzione alle paure azzurre...

Se il voodoo funziona nel calcio
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Non ci resta che il voodoo Dopo averle provate in tutti i modi, forse la chiave per la squadra di Gattuso di qualificarsi al Mondiale può essere il fattore esoterismo. Il Congo ha utilizzato la magia nera per battere la Nigeria: è quello che ha affermato Éric Chelle, ct delle Super Aquile dopo l'eliminazione ai playoff africani. "Durante i rigori c'era un componente dello staff della Repubblica Democratica del Congo che faceva riti voodoo", le sue parole. E allora guai a sottovalutare certi incantesimi, specialmente per quest'Italia che arriva da due mancate qualificazioni.

Ma basterà la magia del voodoo per spingere Tonali e compagni che in azzurro diventano lenti e meno vincenti? Non è la prima volta che si parla di voodoo nel calcio. Nel derby di Milano del gennaio 2021, Ibrahimovic prese di mira Lukaku. "Vai a fare i tuoi riti di m con tua mamma", lo irrise l'ex calciatore del Milan chiamando in causa Adolphine, di origine congolesi e riportando in auge una vecchia storia dei tempi in cui Romelu militava all'Everton. Ovvero quella di un rinnovo di contratto con i Toffees che sembrava certo, ma che alla fine saltò per colpa di uno stregone. A svelare il retroscena fu il proprietario del club inglese: "Eravamo pronti a mettere nero su bianco. Poi il giocatore chiamò la madre che gli raccontò di essere stata vittima di un rito voodoo durante un pellegrinaggio in Africa e che il figlio doveva firmare per il Chelsea". Alla fine Big Rom lasciò l'Everton, ma per mantenere la parola invece di andare al Chelsea firmò per il Manchester United, che pagò ben 85 milioni di euro.

Ora Lukaku è fermo ai box e ha bisogno ancora di qualche settimana prima di poter tornare in campo. Arrivano mesi fondamentali per il Napoli e lui vuole esserci per la Supercoppa in Arabia, sperando che qualche rito voodoo non gli impedisca di partecipare.

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