Contador, via col vento Froome perde 1 minuto E Cavendish si vendica

Più forte del vento, che soffia e sfila. Lancia e frena. Scuote e lancia. Domani il Mont Ventoux, il monte ventoso, pietroso e pietoso. Ieri il vento, tanto vento, là in mezzo, a Saint-Amand-Montrond, che per i francesi e i loro cartografi è da sempre il punto esatto del centro della Francia, dove centro lo fa Mark Cavendish per la seconda volta in questo Tour, ma a bersaglio ci va anche Alberto Contador, che nel vento soffia più di un minuto alla maglia gialla Chris Froome.
Domani il Mont Ventoux, ieri il vento. Domani uno dei monumenti naturali più belli del mondo, ieri una montagna invisibile che ha fatto male più di quanto ci si potesse augurare. Sorride soddisfatto "Cannonball" Mark, alla sua seconda vittoria di tappa (la 25ª in carriera al Tour, la numero 43 nei grandi giri e la numero 105 in totale), ma se la ride anche Alberto Contador, che in una frazione apparentemente banale e scontata, guadagna più di un minuto alla maglia gialla.
Protagonista di giornata, il vento. Una montagna invisibile che scompagina pesantemente le carte. Alla fine si fa la conta: Cavendish davanti a Sagan e Mollema. Alberto Contador è lesto a non perdere il treno composto da 13 vagoncini sballottati dal vento e rosicchia 1'10" al leader Froome, rimasto nuovamente senza squadra. Lo spagnolo Alejandro Valverde fora, si fa prendere dal panico e precipita nelle retrovie: arriverà ad oltre 9'.
A creare lo scompiglio ad oltre cento chilometri dal traguardo è la Omega Pharma diretta dal nostro Davide Bramati e capitanata appunto da Canvendish. L'obiettivo è chiaro: dopo due brucianti sconfitte ai danni di Kittel, non si può rischiare di perdere ancora. Quindi nel punto più battuto dal vento, gli Omega suonano la carica e mandano in frantumi il gruppo: paga Valverde.
Ad una trentina di chilometri dal traguardo, nuovo attacco: questa volta portato dai Saxo-Tinkoff di Contador. Quando sembra essere tornata la quiete davanti, gli uomini della "Tripla corona" (colui che ha vinto sia Giro che Tour e Vuelta), sorprendono la maglia gialla. All'attacco vanno Bennati, Kreuziger, Roche e Rogers. Non perdono il treno Sagan e Bodnar della Cannondale, Fuglsang dell'Astana, Cavendish, Chavanel e Tepstra della Omega Quick Step, Mollema e Ten Dam della Belkin. Il gioco è fatto, Froome è sorpreso: arriverà dopo 1'10" da Cavendish.
«Sono di queste zone, conosco bene il vento e come soffia - spiega Philippe Mauduit, tecnico della Saxo Tonkoff di Contador -. Siamo stati bravi, ma il Tour è ancora lungo e questa corsa ci ha insegnato che quando meno te lo aspetti, qui può succedere di tutto».
Ora in classifica generale Froome ha 2'28" sul sorprendente olandese Bauke Mollema e 2'45" su Contador. Oggi un'altra tappa apparentemente senza pericoli (St.Pourçain sur Sioule-Lione di 191 km), in attesa del momento verità di domani: dopo il vento c'è il Mont Ventoux.


«Froome è forte, e sarà difficile portargli via la maglia - ha spiegato Daniele Bennati, compagno di Contador -. Ma giornate come quella di oggi (ieri, ndr), danno coraggio a noi tutti e minano le certezze della maglia gialla. O almeno è quello che noi speriamo».

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