Conte divide i tifosi «Vada», «no, resti» Intanto crolla l'utile

Non è una comica e nemmeno una tragedia greca. Però la «margherita Conte» è una situazione paradossale che sta snervando i tifosi della Juventus: resta o se ne va? Alcuni hanno già perso la pazienza e sui vari forum non hanno timore a scrivere che «dopo le frasi di domenica, per me ha chiuso e può andare dove gli pare». Altri invece non si rassegnano all'ipotesi di un addio e domenica mattina, prima del match casalingo contro il Cagliari, daranno vita a una manifestazione di sostegno al tecnico presso l'Air Palace Hotel di Leinì, luogo del ritiro della squadra. «L'associazione Bianconeri d'Italia ribadisce il totale sostegno al tecnico che ha riportato la Juventus dove le compete - si legge nel comunicato -. Il progetto Conte deve continuare. Non si può accettare una soluzione diversa da questa. Ci vogliono i fatti, ovvero l'impegno della proprietà nell'investire sulla Juventus in proporzione alla crescita ottenuta e agli obiettivi richiesti allo staff tecnico».
Nel frattempo, ieri si è tenuto il Cda che ha approvato i dati al 31 marzo scorso: utile di 2,9 milioni di euro (variazione negativa di 11 mln rispetto ai 13,9 dell'analogo periodo dell'esercizio precedente: -79%), patrimonio netto di 51,6 milioni (in aumento rispetto ai 48,6 milioni al 30 giugno 2013), indebitamento finanziario netto di 198,9 milioni (incremento di 38,6 milioni rispetto al saldo del 30 giugno).

Numeri insomma sotto controllo ma nemmeno straordinari, al punto che a giugno si prevedono perdite superiori ai 16 milioni e del resto lo si sapeva: anche per questo diventa difficile immaginare uno stravolgimento della rosa che è poi quello che chiede Conte. Risultato: pur senza escludere che le parti trovino un accordo, meglio prepararsi a un post Antonio. Con i telefonini dei vari Allegri, Spalletti, Mihajlovic, Zidane & C. che potrebbero cominciare a trillare.

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