Conte panca d'oro «Serve un fucile... E per fortuna Agnelli sta zitto»

Firenze Il conclave di Coverciano ha proclamato Conte vincitore della Panchina d'oro: «Sono felice ed emozionato - ha detto il tecnico della Juventus - perché questo premio arriva dai miei colleghi che evidentemente hanno visto qualcosa di buono nel mio lavoro». Conte uomo del giorno in tutti i sensi. Il presidente del Milan ha consigliato ad Allegri di marcare Messi a uomo, nella sfida Champions di domani col Barça: «Come si ferma Messi? Col fucile..». Questo l'incipit di Conte, poi il siluro: «A me Agnelli non ha mai proposto nulla...». Un ghigno e lo sparo: «Per fortuna...».
Le interpretazioni si sprecano, ma la sensazione è che Conte abbia fatto capire di non invidiare il collega rossonero, col quale in passato non sono mancate le polemiche.
Zeman ha vinto la Panchina d'Argento grazie alla splendida stagione alla guida del Pescara in B, con una promozione in A arrivata dopo vent'anni: «Non esiste un uomo al mondo in grado di fermare Messi...». Fabio Capello conosce tutta la materia: «A Berlusconi piace fare l'allenatore. Però per fermare Messi ci vogliono due marcatori, non uno...». Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione allenatori, gran cerimoniere della Panchina d'Oro, ha usato un po' di curaro: «Qui a Coverciano, ai nostri allievi noi non insegniamo la marcatura a uomo, bensì la marcatura a uomo nella zona...».
Roberto Donadoni, quanti legami col Milan, è stato netto: «Il calcio è bello perché ognuno può dire quello che vuole ma marcare Messi a uomo...».

Infine Montella, reduce dalla straripante vittoria con l'Inter, ma una settimana prima criticato per aver lasciato troppo libero Pirlo durante Juve-Fiorentina (2-0 per i bianconeri): «Mi aspettavo anch'io - ha detto in tono ironico - Pizarro marcato da vicino da Guarin, poi ho visto come è andata a finire...». La discussione continua, c'è da scommetterci. MT